Bolzano: accoltella la cognataincinta che voleva lasciare il marito

La vittima è una venticinquenne marocchina alla decima settimana di gravidanza: ferita al braccio, non è in pericolo di vita. L'aggressore è il fratello del marito, di un anno più giovane di lei. Lite scoppiata perché la donna voleva tornare a vivere dai genitori



BOLZANO. Una lite familiare ha rischiato di finire in tragedia. Una giovane di 25 anni, alla decima settimana di gravidanza, è stata colpita con un coltello ad un braccio dal cognato di un anno più giovane. Il violento litigio è scoppiato perchè la futura mamma aveva deciso di lasciare il marito per tornare nell’abitazione dei genitori, al civico 25 di via Palermo, dov’è avvenuta l’aggressione.
Il grave episodio è avvenuto intorno alle 16 di ieri. Nell’abitazione dei genitori della venticinquenne, in via Palermo, si è presentato il cognato della vittima, come lei originario del Marocco. Le sue intenzioni - secondo quanto appurato dagli investigatori - erano quelle di chiarire con la giovane le ragioni del recente abbandono del tetto coniugale.
La donna, infatti, dopo essere rimasta incinta, aveva deciso di lasciare il marito e di tornare a casa dal padre e dalla madre. Una scelta che, evidentemente, ha scatenato la rabbia del coniuge e dei suoi familiari.
La discussione, ieri, però è degenerata. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti intervenuti sul posto subito dopo l’episodio, il ventiquattrenne, in preda all’ira, ad un certo punto ha afferrato un coltello trovato in casa e ha colpito con forza la cognata ad un braccio. Un colpo andato a segno, che ha procurato una profonda ferita. Il primo ad intervenire per evitare il peggio è stato il padre della vittima, che ha chiesto l’intervento della polizia con il telefono e ha cercato di riportare alla ragione il fratello del genero, che nel frattempo è fortunatamente tornato in sé.
Sul posto, oltre all’ambulanza, sono intervenuti gli agenti della squadra volante della polizia, seguiti poi dagli investigatori della squadra mobile. La giovane ferita è stata subito accompagnata al pronto soccorso dell’ospedale San Maurizio. Qui i medici, oltre a riscontrare una profonda ferita da taglio su un braccio, hanno trovato anche dei graffi sulla schiena della venticinquenne. La vittima dell’aggressione, dopo le cure del caso, è stata dimessa in serata con una prognosi di guarigione di circa un mese.
Dopo aver sentito le testimonianze dei protagonisti della vicenda, i poliziotti hanno tratto in arresto il responsabile dell’aggressione, incensurato e in Italia con un regolare permesso. Per ora al ventiquattrenne è contestato il reato di lesioni personali aggravate. Ha evitato, dunque, il tentato omicidio: secondo gli inquirenti, infatti, nell’azione violenta non c’è stata la volontà di uccidere la cognata. Il giovane si trova ora in una cella del carcere di via Dante, in attesa dell’interrogatorio di convalida dell’arresto, che verrà fissato dal Gip nelle prossime ore.
Quello di ieri in via Palermo è l’ennesimo episodio di violenza in ambito familiare. La casa, infatti, è molto spesso il luogo dove si consumano aggressioni (non solo sessuali) nei confronti delle donne. Lo dimostra il dato del Centro di ascolto dell’associazione Gea, che ogni anno raccoglie circa duecento segnalazioni. Molto spesso, lo dicono le stesse vittime, gli abusi avvengono proprio tra le mura domestiche.

© RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità