il caso

Bolzano, aggressioni violente in serie: arrestato uomo di 36 anni

È accusato anche di rapina. I carabinieri lo hanno trovato a vagabondare per la città



BOLZANO. I militari della sezione radiomobile dei carabinieri di Bolzano tratto in arresto un trentaseienne pakistano residente, ritenuto responsabile di numerosi gravi reati commessi negli ultimi mesi nel capoluogo altoatesino.

L’uomo è stato destinatario di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari di Bolzano su proposta del Pubblico ministero della Procura della Repubblica di Bolzano. A suo carico sono ipotizzati i gravi reati di minaccia e violenza a pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate e rapina aggravata. Peraltro il violento indagato è pure recidivo per aver subito condanne negli ultimi cinque anni.

In particolare lo scorso luglio, in piazza Verdi a Bolzano, aveva aggredito prima una guardia particolare giurata (che nel corso del proprio servizio è pubblico ufficiale nell’esercizio delle proprie funzioni) e quindi quattro poliziotti della Squadra volante della Questura di Bolzano che erano intervenuti in suo aiuto. Aveva colpito alcuni dei presenti e quindi li aveva minacciati di morte.

Quindi, a fine settembre, a Bolzano, in piena mattina, aveva aggredito un uomo causandogli gravissime lesioni con calci e con oggetti contundenti. Poi, dopo averlo lasciato a terra esanime, lo aveva rapinato dei soldi che aveva in tasca, diverse centinaia di euro. E nel pomeriggio dello stesso giorno aveva aggredito un altro uomo in maniera violentissima con oggetti contundenti, tra cui un bastone.

Per tutti i reati aveva proceduto la Polizia di Stato che lo aveva identificato e denunciato a piede libero. La Procura della Repubblica, visti i gravi indizi di colpevolezza e ritenendo sussistere un concreto e attuale pericolo ha proposto al GIP la più restrittiva delle misure cautelari personali. Il Giudice, concordando, ne ha disposto la custodia in carcere e ordinato alla polizia giudiziaria la cattura.

Immediatamente carabinieri e polizia si sono messi sulle sue tracce per poterlo accompagnare in carcere al più presto. Infine sono stati più fortunati i carabinieri che avevano competenza nel settore centro e lo hanno trovato a vagabondare per la città. Rimane però il merito della Squadra volante che aveva riferito con tempestività e precisione alla Procura. Portato in caserma e sottoposto ai consueti rilievi foto-dattiloscopici, da lì è passato direttamente al palazzo accanto, quello del carcere.

La misura cautelare è giunta tempestivamente e ha anche aiutato le forze di polizia a bloccare un’escalation di ruberie, danni e violenze di cui l’indagato si è reso protagonista negli ultimi tempi a Bolzano e per cui Polizia e Carabinieri lo hanno ripetutamente denunciato.













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