Bolzano, aiuto parroco laico arrestato per pedofilia. La Curia: "Proviamo vergogna"

Il giovane, che svolge attività in una parrocchia vicino a Bressanone, avrebbe molestato quattro chierichetti che hanno raccontato gli episodi ai genitori



BOLZANO. Un giovane laico altoatesino, che svolge attività  in parrocchia in un paese nei dintorni di Bressanone, è stato arrestato per pedofilia. Secondo le prime informazioni, le vittime sarebbero quattro ragazzi che facevano i chierichetti in parrocchia e che avrebbero riferito delle molestie subite ai genitori. In serata la Curia ha diffuso una nota nella quale dice di provare vergogna per l'accaduto.

Il giovane, un ventottenne responsabile dei chierichetti di Varna, un paesino di 4 mila abitanti in valle Isarco, è stato arrestato con l'accusa di violenza sessuale su minori e di produzione e detenzione di materiale pedopornografico.

Operava anche in altre associazioni giovanili del paese. L'inchiesta del commissariato di Bressanone, coordinata dal pm bolzanino Donatella Marchesini, è stata avviata lo scorso dicembre dopo la denuncia di una madre, alla quale si sono poi aggiunte quelle di altre tre mamme.

I fatti, contestati all'uomo, sono avvenuti tra il 2006 al 2009 e riguardano per il momento quattro ragazzini, tra 11 e 14 anni. L'arrestato si occupava delle attività giovanili anche all'interno delle sezioni locali del club alpino sudtirolese Alpenverein, dei vigili del fuoco volontari e della Caritas.

Sul computer, sequestrato nell'abitazione dell'uomo, sono state rinvenute numerose foto e un filmato con esplicito contenuto pedopornografico. I file erano stati cancellati, quando l'uomo da voci di paese era venuto a conoscenza della denuncia a suo carico, ma sono stati ripristinati da periti informatici della procura di Bolzano.

Le immagini sono state fatte in varie occasioni, così anche durante i soggiorni estivi e le gite dei chierichetti. Il parroco di Varna, informato alcune settimane fa dalla procura sull'inchiesta in corso, ha immediatamente sospeso l'uomo da ogni attività.

Il magistrato non esclude che il numero delle vittime possa salire, anche perché non tutti i bambini ritratti sulle foto e nel filmato sono stati identificati. Il pm ha perciò rivolto un appello alle famiglie coinvolte di segnalare eventuali abusi al commissariato di Bressanone oppure alla procura di Bolzano.

Nel pomeriggio è stata diffusa una nota della Curia sulla vicenda: "Siamo profondamente colpiti dalla notizia delle presunte molestie a dei bambini nella parrocchia di Varna da parte di un responsabile dei chierichetti. Proviamo vergogna di tali abusi sessuali da parte di collaboratori nell'ambito parrocchiale e condanniamo queste gravi colpe.

La Diocesi - si afferma - è stata informata dal parroco del luogo dell'accusa contro il responsabile dei chierichetti e della sua immediata sospensione da ogni attività parrocchiale. Insieme cercheremo di fare piena luce su ciò che è avvenuto, poiché le vittime ne hanno il diritto''.

''Siamo disponibili - si afferma - a collaborare con l'autorità giudiziaria, in quanto la ricerca attenta della verità e della giustizia possono aiutare tutte le persone coinvolte: le vittime, i genitori, i loro coetanei, gli altri collaboratori e le altre collaboratrici e coloro che guidano la comunità parrocchiale. Questo è il presupposto affinché possa instaurarsi nuovamente un clima di fiducia all'interno della parrocchia''.

Da alcuni giorni il problema della pedofilia nella chiesa altoatesina è tornato d'attualità, dopo che sull'onda degli scandali internazionali il vescovo di Bolzano Karl Golser ha invitato i fedeli a segnalare casi di molestie e abusi sessuali sul sito della Curia.

In pochi giorni sono arrivate decine di e-mail, riferite a episodi accaduti nel passato in alcuni istituti religiosi, tanto che lo stesso vescovo ha ufficialmente chiesto scusa alle vittime degli abusi.













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