BOLZANO

Bolzano, chiedevano false donazioni per i bimbi poveri: denunciati

Tre uomini avvicinavano le persone nel parcheggio dell'Interspar di via Buozzi, ma si intascavano i contanti


di Alan Conti


BOLZANO. “Compra una penna e dona qualche soldo ad un'associazione di bambini poveri”. Un escamotage che sfrutta la generosità per spillare soldi ai cittadini. Il tutto è accaduto ieri (martedì 25 ottobre) davanti all'ipermercato Interspar di via Buozzi. Un uomo anziano, con tanto di pettorina gialla e badge fasullo per essere più credibile, si è avvicinato a due ragazze bolzanine ponendo la domanda. Le due giovani, impietosite, hanno consegnato qualche moneta al signore che, per tutta risposta, ha chiesto almeno dieci euro a testa per donare la penna. Peccato che proprio la penna abbia tradito lui e i suoi complici, in tutto tre uomini originari di Foggia ma domiciliati a Padova. Le ragazze, infatti, le hanno osservate e non hanno trovato alcun marchio di onlus stampato. A quel punto si sono insospettite e hanno seguito l'anziano che, agitato per la reazione inaspettata, si è infilato in un'automobile parcheggiata dove si trovavano gli altri due amici. Una delle giovani è riuscita ad aprire la portiera e, di fronte alle domande insistenti, il truffatore si è scusato dicendo che i contanti servivano per i suoi figli. Stavolta le bolzanine non si sono fatte impietosire nonostante la restituzione immediata dei 20 euro e hanno chiamato la questura di Bolzano intervenuta con due volanti coordinate da Giuseppe Tricarico.

Insospettiti dalle tante banconote in possesso dei tre (oltre 500 euro) gli agenti hanno deciso di condurli tutti in largo Palatucci dove sono stati denunciati per truffa con foglio di via dalla città di Bolzano. I tre hanno fornito anche versioni discordanti per motivare la loro presenza nel capoluogo altoatesino. Non sarebbe nemmeno la prima volta che vendono le penne davanti al supermercato. Fondamentale, ancora una volta, il senso civico delle ragazze che hanno querelato i tre capaci di muoversi con molta accortezza evitando le minacce. In questo caso, infatti, la truffa è imputabile solo dopo la presentazione di una denuncia non trattandosi di un danno alla pubblica amministrazione o di una richiesta di denaro dove si ingenera il pericolo di male immaginario: gli unici casi in cui si può procedere d'ufficio. Un elemento da tenere conto considerando che già in passato si sono verificate situazioni simili in centro a Bolzano durante il Mercatino di Natale. La denuncia è sempre molto utile alle forze dell'ordine per continuare nell'opera di repressione.













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