i controlli

Bolzano, chiusi tre locali per violazioni delle norme anti Covid

La polizia è stata costretta a numerosi interventi nei giorni scorsi



BOLZANO. Nella settimana di Natale, la Questura di Bolzano ha intensificato gli sforzi, avviando ulteriori controlli straordinari, che proseguiranno per tutto l’arco delle festività, per contrastare la criminalità e verificare il rispetto delle normative anti COVID, assicurando così la sicurezza dei cittadini e contribuendo a contenere la nuova ondata di contagi.

Oltre a centinaia di identificazioni di persone presenti soprattutto nelle vie del centro ed alle denunce a carico di piccoli spacciatori e di ladruncoli attivi negli affollati esercizi commerciali, vanno evidenziati alcuni episodi.

Alla Vigilia di Natale, sono arrivati in centrale nomerose segnalazioni di disturbi ed assembramenti in varie parti della città e l’apposito dispositivo di servizio disposto dal Questore, composto da pattuglie congiunte di Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Municipale, è stato chiamato ad intervenire in diverse situazioni, in particolare in via Dante, in Corso Libertà ed in Piazza delle Erbe.

Numerose erano le chiamate di cittadini preoccupati per l’eccessivo assembramento di persone presso il bar “Fantasy” di Corso Libertà e disturbati dalla musica diffusa ad alto volume.

Le Volanti intervenute, dopo un primo controllo che sembrava aver riportato la situazione alla normalità, rilevavano come la musica selezionata da un DJ e diffusa dall’impianto del locale fosse diventata effettivamente assordante e soprattutto constatavano l’esagerato affollamento, totalmente incurante del fondamentale distanziamento minimo tra le persone.

A tali violazioni si aggiungeva la mancanza di mascherina a copertura di naso e bocca di un barista.

Considerato tutto ciò, gestore e barista venivano sanzionati ed il locale chiuso per 5 giorni, per evitare ulteriori e più gravi violazioni della normativa anti COVID.

Nel pomeriggio del giorno di Natale una Volante interveniva invece in via Rosmini, presso il bar ristoro “Chicken Hut”, dopo aver notato, attorno al bancone del locale, un assembramento di giovani, alcuni dei quali non indossavano la mascherina e non rispettavano la distanza interpersonale.

Dal controllo emergeva inoltre che non era stato effettuato il controllo del “Green Pass rafforzato” per il servizio al banco.

Il gestore era pertanto sanzionato ed il locale chiuso per 4 giorni.

Nel pomeriggio di Santo Stefano, in grave difetto veniva trovato il bar bistro “Renon”.

In occasione di un controllo di routine, un avventore tranquillamente seduto ad un tavolo per consumare un caffè, veniva trovato sprovvisto di “Green Pass”.

Così, anche in questo caso il gestore era sanzionato ed il suo locale chiuso per 5 giorni.













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