BOLZANO

Bolzano, controlli sugli arresti domiciliari: in nove non erano a casa

I carabinieri hanno verificato il rispetto delle imposizioni del giudice: 4 arresti e 5 denunce



BOLZANO. Le vacanze di Natale possono indurre in tentazione, ma con gli arresti domiciliari non si scherza e il comando provinciale dei carabinieri guidato dal comandante Stefano Paolucci ha voluto ribadirlo in queste ore. L'Arma, infatti, ha avviato un'operazione a tutto campo per verificare il rispetto delle disposizioni imposte ai soggetti dall'autorità giudiziaria. Un cittadino moldavo di 32 anni è stato arrestato perché doveva trovarsi nella sua abitazione a Terlano e, invece, se la spassava a Merano. Uguale la sorte per un cittadino di Caldaro che è stato condotto in carcere per espiare una pena di un anno per furto, un cittadino del Bangladesh di Gargazzone con un anno di pena per diversi reati, un uomo di Termeno che deve scontare due anni per reati contro il patrimonio e un cittadino marocchino fermato dai carabinieri di Laives condannato per reati attinenti agli stupefacenti. Per tutti la pena è stata aggravata e dalla reclusione a casa si è passati a quella nella casa circondariale.

Denunciate, invece, tre persone a Bolzano e due a Lagundo che hanno violato le disposizioni. La differenza con gli arrestati è nella contestazione dell'evasione. I carabinieri, infatti, non li hanno trovati a casa ma non sono riusciti a rintracciarli in altri luoghi oppure li hanno trovati nell'abitazione in compagnia di altre persone. Durante una perquisizione i carabinieri di Merano hanno anche sequestrato 50 grammi di marijuana denunciando il proprietario per detenzione ai fini di spaccio. La campagna per la verifica delle pene domiciliari ha impegnato fino ad ora 20 uomini, ma continuerà anche nei prossimi giorni.













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