Mobilità

Bolzano, dalla Zona al centro in bici sulla nuova pista ciclabile 

Aperto il tratto che collega la rotonda di via Grandi con lo snodo del “Twenty”. Costo dell’intervento 85 mila euro. Ne seguiranno altri per favorire l’uso delle due ruote 



BOLZANO. Sono solo 350 metri. Ma averli trasformati in ciclabile costituisce ora quella congiunzione strategica, tra gli assi provenienti da via Lancia e dunque dalla Zona e quelli che si innestano in via Galilei, che raccorda finalmente il traffico ciclabile da Bolzano sud al centro.

Risulta così collegato in sicurezza il tratto tra la rotonda di via Grandi fino allo snodo del Twenty. In precedenza c’era da farsi il segno della croce perché, in bici, si doveva abbandonare la pista a fianco degli stabilimenti, addentrarsi nel traffico di scorrimento, che lì scorre molto velocemente, e infine riuscire a reimmettersi nella ciclabile soltanto all'imbocco di via Galilei.

Sono 350 metri ma importanti. Ed è così, pezzo dopo pezzo, che la rete delle piste urbane trova sempre più innesti tra vecchie e nuove ciclabili riuscendo ad integrare quella geografia sostenibile la cui conclusione è vero obiettivo strategico del Comune. Il quale, in tutte le sue politiche ha un orizzonte: togliere plausibilità all’uso dell’auto favorendo quello delle biciclette.

«E tra un po’ faremo lo stesso lavoro anche nei tratti ancora scoperti - spiega l’assessore Stefano Fattor - che attendono interventi già progettati». E sono quelli, confermati da Ivan Moroder, funzionario responsabile delle infrastrutture della viabilità, “di via Vigna, via Merano e via Boehler, nei pressi di Gandolfi e delle Pascoli”.

Quest’ultimo intervento in via Lancia è stato attuato contando su un budget di oltre 85mila euro ed è stato integrato con l’installazione di una illuminazione a led e con un fondo di pista realizzato con materiale che rende confortevole il passaggio dei mezzi leggeri. C’è poi una segnaletica molto accurata negli innesti provenienti da via Lancia quando intercettano le direttrici di via Galilei, da nord e da sud aggirando anche alcuni alberi. Che lo sforzo di Bolzano per favorire sempre più la mobilità sostenibile non sia un mantra solo interno, lo ha confermato ieri il premio attribuito dalla Fiab, la federazione italiana ambiente e bicicletta, che ha consegnato a Fattor la “bandiera” di Comune ciclabile 2022.

«È un attestato - ha spiegato Fabio Martorano, il responsabile della Federazione, che è una emanazione del ministero delle Infrastrutture - che certifica un lavoro lungo e approfondito per favorire politiche mirate al traffico sostenibile e alla qualità dell’aria». Un lavoro difficile. «Perché - ha risposto Fattor - non è che i bolzanini abbiano una spiccata predilezione per modelli virtuosi, come quelli di Amsterdam e di Zurigo. E lo testimoniano - ha aggiunto- gli insuccessi sul fronte del tram e le difficoltà di approvazione del Pums, il piano della mobilità sostenibile». Insomma, le auto, godono sempre di ottimo ascolto nonostante gli indubbi benefici ( e la velocità) dell’uso della bici. P.CA.













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