Da qualche giorno attira gruppetti di curiosi che si fermano intorno al tronco a vedere cosa succede. Nel giardino del Lido, proprio sopra alla zona dedicata al parcheggio delle biciclette, c’è un cedro che gocciola schiuma.

La cosa sarà forse comprensibile per un botanico, ma di certo non per chi vorrebbe appoggiare la bici all’albero per correre a tuffarsi in piscina, e invece si trova avvolto in una nuvola di vapori alcolici e dolciastri dal profumo molto simile a quello del mosto del vino quando inizia la fermentazione.

La schiuma bianca gocciola da giorni, racconta un’anziana che aveva già notato il piccolo fenomeno naturale, tanto che alla base della pianta si è formato un laghetto di schiuma solidificata che attrae centinaia di insetti di tutte le taglie. E mentre l’albero continua a gocciolare, la gente si spertica in possibili interpretazioni del fenomeno, tutte più o meno ragionevoli all’orecchio di chi non sa altro che di un albero il tronco è marrone e la chioma verde.

«Potrebbe essere un nido di insetti che si è infilato sotto la corteccia», «oppure è effetto del caldo di questi giorni che fa bollire la linfa».C’è chi chiede alla giardineria di intervenire per tagliarlo. Le dimensioni in effetti sono abbastanza considerevoli, la pianta è alta oltre i dieci metri e solo il tronco “bizzarro” peserà più di qualche quintale.

«Se si spacca e cade si porta dietro mezza facciata del Lido», sgrana gli occhi l’anziana signora. Tra i rami sono state effettuate delle legature, apparentemente per sostenere il peso della parte più sbilanciata della pianta. Ma se sta marcendo dall’interno, terrà?