BOLZANO. Giro di vite della polizia municipale sul parco Mignone. Gli ultimi episodi di cronaca, costellati da vandalismi, prepotenze e una difficile convivenza hanno convinto il comando di via Galilei a prendere di petto la questione del piccolo polmone verde di Oltrisarco. La protesta scenografica messa in atto ieri da Casapound, che con un nastro rosso ha impedito simbolicamente l'accesso al parco, è stata l'occasione per ribadire una reazione che sarà abbastanza energica da parte dell'amministrazione. «Al di là dell'episodio di ieri mattina – spiega la tenente Nives Fedel che guida il nucleo di prossimità della municipale – è già diverso tempo che stiamo tenendo sotto stretta osservazione quella zona. Sono già allo studio provvedimenti che siano efficaci per migliorare la fruibilità del parco». Quali, nel dettaglio, ancora non è dato sapere, ma difficilmente si seguirà la strada della chiusura dei cancelli. «Il Mignone ha accessi su ogni lato e già in passato ci siamo resi conto che quella misura non è poi così efficace. Conviene tenerlo aperto». Possibile, dunque, si passi per un pattugliamento periodico insistente. L'altra sera, intanto, alcuni vandali hanno dato alle fiamme libri e pubblicazioni lasciati sul totem di una delle strutture lignee interne al parco. La protesta di Casapound, invece, si è conclusa con l'intervento degli stessi vigili che hanno invitato i militanti a lasciare libero accesso ai cittadini all'interno del Mignone.

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