TRASPORTI

Bolzano, denuncia Cisl: "Insicuri i treni austriaci sulla linea del Brennero"

Il sindacato accusa gli Eurocity d'Oltralpe: "Un solo macchinista in servizio per 10 ore". Replica la Obb-Db-LeNord: "Non  è vero, tutto in regola"


Davide Pasquali


VIDEO Viaggio sul treno austriaco

BOLZANO.
La Federazione nazionale trasporti della Cisl lancia l’allarme sicurezza sui treni: «Sulla linea del Brennero circolano vettori che, contrariamente a quelli di Trenitalia e Sad, utilizzano un solo macchinista che guida da solo un locomotore non comunicante con le vetture per dieci ore al giorno». Si tratta degli Eurocity gestiti dalla joint-venture Öbb-Db-LeNord. Che però rassicurano.

 «Più sicurezza nel settore ferroviario: servono regole certe per tutte le imprese ferroviarie».

 È la perentoria richieta avanzata nella giornata di ieri dai sindacalisti della Federazione trasporti della Cisl. Franco Munerato e Josef Ploner, della Fit Cisl altoatesina, in una nota diffusa in mattinata spiegano: «La sicurezza dei passeggeri e dei lavoratori è prioritaria, pertanto occorre che per tutte le imprese ferroviarie valgano le stesse regole. Attualmente, in Italia ben ventotto imprese ferroviarie presentano condizioni di impiego del personale di condotta e di accompagnamento anche assai differenti fra loro. Non esistendo una norma che obblighi le aziende ad applicare il contratto nazionale di riferimento delle attività ferroviarie, i contratti applicati sono diversi fra loro. Succede così che vengono applicati diversi contratti, come quello della logistica, contratti individuali, o il contratto collettivo del commercio, che non prevede nelle sue declaratorie le figure professionali ferroviarie».

 Parrebbe, questa, una questione meramente sindacale, ma a detta della Fit Cisl le cose non stanno affatto così.
 La Federazione trasporti della Cisl, infatti, «già da tempo denuncia questa disparità e si impegna per un sistema di regole certe, che tutte le imprese devono osservare per garantire loro parità di condizioni e maggiore sicurezza per lavoratori e passeggeri. Altrimenti, la liberalizzazione del settore comporta il rischio che si taglino sicurezza e servizi».

 Queste le premesse generali, ma veniamo al dunque: nei giorni scorsi la segreteria nazionale della Fit-Cisl ha inviato una lettera al ministro dei trasporti, l’onorevole Altero Matteoli. Un documento dedicato ai problemi di tutta la rete ferroviaria italiana, ma con un esplicito, forte riferimento alla realtà altoatesina, una delle più a rischio, sempre a detta dei sindacalisti. «Nella lettera - spiega Franco Munerato - si fa presente al ministro che sulla tratta del Brennero circolano vettori che utilizzano un solo macchinista che guida da solo un locomotore non comunicante con le vetture per dieci ore al giorno. Si chiede al ministero di intervenire nell’interesse della sicurezza dei lavoratori e dei cittadini».

 Si fa riferimento, come spiega Munerato, ai treni privati, gli Eurocity gestiti congiuntamente da Öbb, Db e LeNord. «A livello nazionale - spiega il sindacalista - è stato siglato un accordo per il cosiddetto agente solo. Un tempo i treni viaggiavano con due macchinisti, oggi ne basta uno. Ma i sindacati, per i treni pubblici hanno richiesto e ottenuto il rispetto di alcuni paletti, primo fra tutti che il macchinista unico può condurre il treno solo se c’è l’intercomunicante, ovverosia se dalla locomotiva si può raggiungere i vagoni e viceversa. Questo perché, anche esistendo delle dotazioni di sicurezza, in caso di guasto, malore del macchinista o altro potrebbero esserci dei problemi per la sicurezza dei passeggeri. Orbene: sui treni statali, come pure su quelli della Sad sulla Merano-Malles, l’intercomunicante c’è e la sicurezza è garantita. Sugli Ec lombardo-tedeschi invece no. Il locomotore si può raggiungere solo dall’esterno, scendendo a terra a treno fermo. Dovesse succedere qualcosa, potrebbe essere un bel problema».

 Ma le Ferrovie Nord rigettano le accuse e in una nota scritta precisano: «I macchinisti in servizio sul Brennero, nel pieno rispetto del contratto collettivo nazionale di lavoro degli autoferrotranvieri, lavorano su turni di conduzione di 4 ore e 10 minuti per ciascuna giornata di lavoro. Nelle giornate più impegnative possono diventare 5 ore e 40 minuti, ma in questo caso sono suddivisi in due periodi di 2 ore e 50 minuti, intervallati da un periodo di riposo di 2 ore circa. Le avanzate dotazioni di sicurezza di cui dispongono i treni e la rete su cui si svolge il servizio internazionale del Brennero consentono la conduzione da parte di un solo macchinista in tutta sicurezza, come avviene peraltro in tutta Europa».













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