Bolzano: difende le stragi di Parigi sul web

Il caso di un presunto pachistano che vive a Bolzano all’attenzione della Questura. «Basta con le vignette su Maometto»



BOLZANO. E adesso si scopre che uno dei presunti estremisti islamici che sulla Rete ha giustificato e difeso la strage di Parigi abita a Bolzano. A rivelare una circostanza che ieri ha provocato notevole allarme è stato il settimanale “Panorama” con un articolo di Fausto Biloslavo (uno dei più esperti inviati di guerra) che ha concluso qualche giorno fa una ricerca sulle reazioni alla carneficina al giornale parigino Charlie Hebdo. Si chiama Rayen Kahn o per lo meno questa è l’identità con cui scrive le sue considerazioni sul proprio profilo Facebook. Indica di vivere a Bolzano e giustifica senza mezzi termini la strage parigina affermando, nella sostanza, che ogni buon musulmano non può accettare supinamente la pubblicazione di vignette satiriche su Maometto.

L’uomo afferma di essere un pachistano domiciliato a Bolzano (chissà cosa pensa della manifestazione di condanna di ogni violenza professata da altre decine di pachistani domiciliati in Alto Adige). Sulla bacheca di Facebook scrive in italiano, con qualche errore. «Non c’entra Isis o Al Qaeda, ma dei musulmani che si sono sentiti provati dalla blasfemia di questi pazzi che continuano a offendere il Profeta con la scusa della libertà di espressione». L’indicazione della sua residenza a Bolzano ha provocato l’immediato interessamento dell’ufficio politico della Questura. Per il momento non è stato ancora chiarito se il nome diffuso su Facebook sia reale e se realmente questo pachistano abiti a Bolzano. A tal proposito la Questura non ha voluto fornire alcuna indicazione. Il Questore ha semplicemente ricordato che l’attenzione è molto alta anche in Alto Adige dove la situazione , anche negli ambienti considerati più a rischio, è continuamente monitorata.

La presa di posizione del pachistano trapiantato a Bolzano ha creato dibattito sui media nazionali. Sempre su “Panorama” Giovanni Giacalone, un esperto di radicalismo islamico nei Balcani (che da tempo monitorizza i siti internet) afferma che «non sorprende vedere che ci si rallegra sui social network per gli attentati di Parigi. Così come non stupisce che personaggi legati a comunità islamiche abbiano tirato subito in ballo tesi complottistiche». La pagina facebook “Musulmani d’Italia” (ora oscurata) nelle scorse settimane aveva attirato parecchi estremisti islamici tra cui il misterioso pachistano bolzanino.

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