Bolzano, Durnwalder in campo con Spagnolli nei quartieri italiani

Luis Durnwalder dà un mano alla campagna di Luigi Spagnolli. Presidente provinciale e sindaco hanno effettuato un giro tra via Torino e via Roma, dal bar Romagnolo al bar Internazionale. Dura la reazione del centrodestra. Oberrauch attacca: «E’ stato un autogol di Spagnolli, che dimostra tutta la sua debolezza e deve affidarsi al leader carismatico della Svp»



BOLZANO. Durnwalder dà un mano alla campagna di Spagnolli. Presidente provinciale e sindaco hanno effettuato un giro tra piazza Matteotti, via Torino e via Roma, dal bar Romagnolo al bar Internazionale. Poche persone in giro alle 14, ma come al solito Durnwalder riceve una accoglienza in queste zone che, parola sua, «nemmeno a Falzes».
 Molti italiani adorano Durnwalder e lo votano. Ma queste sono le comunali e c’è da sostenere Spagnolli, cui la Svp ha garantito l’appoggio al primo turno. Durnwalder accantona le critiche che periodicamente rivolge al Comune, ma approfittando della promozione della squadra «Alto Adige» in C1 ricorda: «E’ stato commesso l’errore di non trasferire la sede a Bolzano. Ho scritto a Roma ribadendo che è uno scandalo che una squadra come l’Alto Adige-Südtirol non possa avere la sede nel capoluogo». Si resta sul tema calcio. Durnwalder in passato ha giocato in porta. Ride ricordando l’attuale peso sulla bilancia: «Se io e Spagnolli ci schierassimo insieme a fare barriera, non passerebbe neppure una palla, saremmo fortissimi». Ci pensa Spagnolli (accompagnato da Pavan e Benetello della Confesercenti) a spiegare la metafora, sperando in un «rinnovato patto tra municipio e Palazzo Widmann per il bene della popolazione, a prescindere dalle appartenenze etniche». Durnwalder non ha nemmeno bisogno di esibire i muscoli. Alla domanda su possibili alleanze tra Freiheitlichen e il candidato del centrodestra Robert Oberrauch, contro la Svp, Durnwalder risponde: «Sono convinto che in Comune chiunque sarà così saggio da non prendere in giunta chi in Provincia siede all’opposizione, perché poi devono parlare con noi».
 In via Roma una signora ferma Spagnolli: «Quando toglierete tutto questo traffico? Chi abita in questa strada non ne può più: nemmeno i camion siete riusciti ad eliminare. Non raccoglierete molti voti da queste parti». Spagnolli: «In cinque anni siamo riusciti ad alleggerire via Roma del 10% di passaggi di auto e camion, ma ricordatevi che resta una delle porte d’ingresso alla città».
 Sulla mobilità Durnwalder lascia cadere qualche idea. Si parla di funivie e fa capire che piuttosto che su quella di S. Genesio, «avrebbe più senso» investire su due impianti nuovi, per Castel Firmiano e per il Virgolo. Spagnolli: «Il progetto presentato dalla Thun è buono, ma non ci hanno ancora detto quanto sarebbero disposti a spendere». Durnwalder passeggia in via Torino: quasi tutti i bar ormai hanno le macchinette per giocare. E’ un argomento che lo preoccupa: «Sul tavolo ho almeno dieci richieste di apertura di sale gioco: non so ancora quale sia la strada più giusta. Nelle sale gioco i minorenni non possono entrare e sono locali più controllabili, ma che fatica decidere». Durnwalder ricorda che anche in questa campagna elettorale i Freiheitlichen, ma non solo, «cercano voti facendo allarmismo sugli stranieri. Il problema è che certe idee sono entrate nel cuore delle persone. L’altro giorno ero a Cortaccia e nella banda del paese ci sono due ragazzi figli di immigrati, ma di questi begli esempi non si parla». Oggi arrivano altri tre ministri per Oberrauch. Durnwalder: «Non è così che si spostano i voti». (fr.g.)

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