Bolzano: firme contro la terrazza di Burger King

I residenti: è brutta e rovina l'immagine di piazza Domenicani



BOLZANO. E' stato montato da pochi giorni e già sul dehors di "Burger King" in piazza Domenicani piovono le prime proteste. «Antiestetico», «brutto», «un muro che deturpa la piazza»: queste le principali accuse che alcuni residenti e commercianti delle vicinanze muovono alla struttura sul suolo pubblico della catena di fast-food. Dopo la costituzione di un comitato contrario al ristorante, dunque, si apre un nuovo fronte di polemica. E c'è già, tra gli abitanti, chi sta raccogliendo le firme per farla togliere. Inizialmente il progetto di "Burger King" prevedeva solo un piccolo giardinetto interno, occupato poi dalla Seab per mettere i biodni interni. Da qui la decisione del fast-food di fare la terrazza esterna. «La nuova terrazza è un pugno negli occhi - ammette Margherita Skawska del bar "Monaco" -. Speriamo che la situazione possa migliorare con l'installazione di qualche pianta nelle fioriere previste». «Oltre all'estetica che è soggettiva - interviene Esmail Asadi di "Peiman tappeti orientali" - lascia perplessi la posizione. Inserire il dehors in una carreggiata, infatti, può comportare dei problemi per i clienti. Sarebbe bello, invece, migliorarne l'arredo con quattro box per alberelli agli angoli: una soluzione sufficiente a salvaguardare la bellezza architettonica di questo scorcio. Mi chiedo, comunque, come mai a noi è stato negato il permesso per un piccolo cartello che indichi dalla piazza la nostra attività, mentre una grande terrazza viene accettata senza battere ciglio. In generale, comunque, il vero problema di questa zona commerciale è quello di essere stata dimenticata dagli interessi del Comune. A Natale non abbiamo visto nessuna luminaria, mentre le manifestazioni organizzate non toccano mai questo settore del Centro storico». Riflessioni analoghe per Evelyn Huber, titolare del salone "New Hair": «Ci sentiamo abbandonati, senza considerazione. La sera troviamo bottiglie da pulire e c'è la paura di qualche vandalismo, mentre durante il giorno non abbiamo mai potuto usufruire di qualche iniziativa o punto d'attrattiva. Sono anni, per esempio, che ci promettono qualche bancarella del Mercatino di Natale e poi non mantengono la parola. Il Burger King almeno porta gente». Carmen Tonello passa e guardando il piccolo terrazzino del fast food scuote la testa: «Forse se ne poteva fare a meno. Effettivamente l'estetica generale della piazzetta non ne esce benissimo, speriamo siano in grado di migliorarla». Netto, invece, il giudizio Karl Thaler: «Non mi piace, assolutamente. Le perplessità, comunque, non possono essere imputate alla gestione del ristorante ma vanno girate all'amministrazione che ha permesso questa installazione senza curarsi dell'equilibrio architettonico generale. Sono abbastanza ridicole, inoltre, le strisce che hanno ridisegnato all'incrocio tra via Cappuccini e piazza Domenicani: servono a poco». Meno severo il giudizio di Ervis Tola de "L'angolo delle primizie". «Il terrazzino del "Burger King" - non mi sembra così scandaloso e talvolta le proteste di alcuni comitati sono francamente incomprensibili e nascondono degli interessi differenti. Diciamoci la verità: la zona funziona e grandi problemi davvero non ce ne sono». A replicare alle accuse al dehors, intanto, arriva il manager responsabile del punto vendita di "Burger King" Gianluca Mattiazzo. ‹‹La struttura è ancora in fase di ultimazione perché tra pochi giorni arriveranno i fiori negli spazi predisposti e saranno montati gli ombrelloni con il marchio. Il materiale utilizzato, comunque, è pino scandinavo, scelto apposta perché non si deteriora e mantiene un buono stato estetico. Spiace ci siano delle lamentele, ma francamente non ci sembra un'opera tanto discutibile. I bidoni, invece, li ha spostati la Seab e non noi che abbiamo i nostri nel magazzino interno››. Ripostiglio all'aperto che, nei progetti, doveva essere il giardino del locale: ‹‹Vero, però dobbiamo mantenere i nostri cassonetti all'interno per non disturbare la raccolta dei vicini e rientrare nell'ottica del nuovo piano comunale per la gestione dei rifiuti. Diventa impossibile, quindi, utilizzare questo spazio come terrazzo esterno. La costruzione verso la piazza, comunque, è dotata di regolare permesso comunale e durante il montaggio la polizia municipale ha più volte controllato la correttezza delle dimensioni. Sugli schiamazzi, infine, posso anche capire le rimostranze di chi abita sopra di noi, ma ricordiamoci che noi chiudiamo alle 23 e siamo un locale dove nessuno viene ad ubriacarsi, tanto che non abbiamo nemmeno il vino. Siamo un semplice ristorante››.













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