Bolzano: gli infermieri non firmano il contratto

Cgil, Asgb e Nursing Up: «Peggiora i diritti in cambio di pochi euro»


Valeria Frangipane


BOLZANO. Ottomila infermieri ai ferri corti con l'assessore alla sanità Richard Theiner per il nuovo contratto: «Se resta così non firmiamo. Peggiora i diritti acquisiti in anni di lotte ed in cambio ci concede pochi euro».
I sindacati parlano a chiare lettere di un contratto capestro che ha tutto il sapore della presa in giro: «Un vero schiaffo della politica ai lavoratori della sanità. Non accettiamo questo trattamento, ne va della dignità delle persone». Asgb (Reinhard Innerhofer), Cgil/Agb (Cornelia Brugger - Cristina Masera) e Nursing Up (Massimo Ribetto) parlano di un rinnovo "fortemente compromesso" e si stanno muovendo per organizzare una serie di assemblee nei quattro Comprensori: «Dobbiamo parlare agli infermieri ed a tutto il personale non medico e spiegare cosa rischiano nel caso in cui si trovassero a firmare il contratto così com'è. Decideranno loro che fare ma prima devono capire a cosa andranno incontro».
I sindacati spiegano che il contratto in discussione è scaduto il 31 dicembre del 2004. «È "stra-scaduto" e nonostante tutto la politica non ha mai voluto riconoscere alcuna retroattività economica». E c'è dell'altro. «I soldi per i medici li hanno trovati, quelli per gli infermieri no. Fin dall'inizio della trattativa - infatti - i fondi per il contratto che interessa quasi 8.000 dipendenti erano di soli 2 milioni di euro. Un milione e mezzo in meno di quelli messi a disposizione per l'ultimo contratto dei medici che conta poco più di 1.000 professionisti. Ed è stato solo dopo due anni di lunghe trattative che siamo riusciti ad ottenere fondi pari a 3 milioni e mezzo. Va detto però che la maggiorparte dei soldi a disposizione - circa 2 milioni di euro - serviranno per adeguare le indennità di turni notturni e festivi. Somme modeste riconteggiate solo oggi e che per di più non verranno riconosciute retroattivamente». I sindacalisti ribadiscono che il nuovo contratto se resterà com'è finirà con lo stravolgere i diritti acquisiti in anni di lotte in cambio di pochi euro.
Le riserve riguardano - scrivono nero su bianco - i «notevoli peggioramenti che l'assessorato e l'Azienda vogliono inserire per quanto riguarda, in particolare, l'orario di lavoro. È prevista infatti fra le altre cose la possibilità - in caso di sopravvenute emergenze - che vengano ridotte le ore di riposo del personale (le famose undici ore che potrebbero diventare anche 9). Se così fosse tutto il personale sanitario non medico rischia di incappare in un maggior numero di errori. Fatto che farebbe scendere, di pari passo, il grado di sicurezza dei pazienti».
Quindi una questione che ha a che fare col gentlemen agreement. «La politica non è si è presentata all'incontro di venerdì 11 febbraio che noi rappresentanti sindacali avevamo richiesto da tempo. L'assessore Theiner ci ha fatto avere solo alcune risposte - per mezzo di interposta persona - alle domande ed alle perplessità che avevamo avanzato, negandoci di fatto la possibilità di un vero confronto. Avremmo visto molto volentieri il capo Dipartimento Florian Zerzer che però s'è fatto negare. L'incontro - precisano - avrebbe dovuto servire per tentare almeno di sciogliere le riserve di Asgb, Cgil/Agb e Nursing Up. Ma chi avrebbe dovuto parlare con noi - concludono - non si è fatto vedere».

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