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BOLZANO. E' stata una tragedia sfiorata a mettere i carabinieri sulla pista giusta per arrestare uno degli spacciatori più influenti della città.

Nell'ottobre 2016, infatti, i militi intervennero in soccorso di un uomo collassato per una overdose di cocaina. La rianimazione al pronto soccorso dell'ospedale San Maurizio di Bolzano fu decisiva per salvare la vita al tossicodipendente e spinse gli uomini dell'Arma ad indagare a fondo sulle droga utilizzata dal paziente. Sul referto rilasciato dai medici compariva la diagnosi “Abbuffata di sostanze” da cui il nome dell'operazione “Abbuffata 2016”. Forti dell'esperienza di pochi mesi prima, maturata nell'ambito dell'intervento “Franco 2016”, i più attivi nell'indagine sono stati gli uomini della compagnia di Egna. Nel giugno 2016, infatti, i carabinieri assieme alla squadra mobile della polizia avevano sgominato un ampio traffico di droga sulla piazza bolzanina arrestando 11 persone e perquisendo 18 abitazioni. Fu l'operazione che permise di scoperchiare il fenomeno dell'eroina fumata dai giovanissimi in grande quantità.

Le prime indicazione di ottobre, dunque, hanno portato i militi sulle tracce di un cittadino albanese di 37 anni (L.M. le sue iniziali, l'Arma non fornisce l'identità), residente ad Appiano, che intratteneva numerosi rapporti con noti assuntori di sostanze stupefacenti. Il tutto utilizzando metodi molto accorti e precisi per sfuggire alle forze di polizia: frequenti cambi di automobile, variazioni nei mezzi di trasporto utilizzati e linguaggio criptico nelle telefonate controllate. Grande attenzione e massima circospezione, dunque. I carabinieri sono stati costretti ad utilizzare metodi investigativi tradizionali fatti di lunghi appostamenti e pedinamenti. In questo modo sono riusciti a ricostruire una ramificata attività di spaccio lucrosa ed estesa.

Prove alla mano hanno deciso di intervenire nella giornata di ieri (mercoledì 12 aprile) con la perquisizione di tre appartamenti nella zona di Bolzano Sud e l'ordinanza di custodia cautelare ai danni dell'albanese sospettato. L'indagine è stata condotta dal pm Igor Secco per la Procura della Repubblica mentre i provvedimenti sono stati emessi dal giudice per le indagini preliminari Walter Pelino.

La clientela dello spacciatore è quanto di più trasversale si possa immaginare: assuntori di tutte le età, professioni e disponibilità economiche. Un mercato da migliaia di euro gestito principalmente a Bolzano e nei paesi della Bassa Atesina. Ogni singola dose di un grammo veniva venduta a 100 euro con un minimo di 3-4 scambi giornalieri. In una settimana l'attività fruttava al cittadino albanese 2.800 euro, in un mese 12.400 euro.

I carabinieri, coadiuvati dalle unità cinofile, hanno anche sequestrato piccole quantità di hashish e marijuana in possesso dell'arrestato oltre a denaro contante di vario taglio considerato frutto dell'attività illecita.

Nel corso delle indagini è stato tratto in arresto anche un cittadino algerino di Laives e denunciato un bolzanino residente ad Appiano. Entrambi per detenzione ai fini di spaccio. Sequestrati complessivamente 60 grammi di cocaina e 400 grammi di marijuana e hashish oltre ad altro denaro contante. Decine i soggetti segnalati per detenzione finalizzata all'uso personale di sostanze stupefacenti.