Bolzano, i mutui casa tornano a crescereLe immobiliari: "La crisi è superata"

Secondo un’indagine della Kiron, ufficio studi di Tecnocasa (dati Banca d’Italia), nel quarto trimestre del 2009 l’incremento rispetto allo stesso periodo del 2008 è stato dell’11%. Gli esperti: "Il trend negativo a Bolzano è passato e vengono confermati i segnali di ripresa"


Valeria Frangipane


BOLZANO. Il mercato immobiliare bolzanino, dopo i disastri degli ultimi tre anni, registra un aumento del numero di mutui. Secondo un’indagine della Kiron, ufficio studi di Tecnocasa (dati Banca d’Italia), nel quarto trimestre del 2009 l’incremento rispetto allo stesso periodo del 2008 è stato dell’11%.
Nel dettaglio il mercato dei prestiti alle famiglie ci dice che sono stati erogati in tutto 332 milioni di euro per comprar casa. Sempre secondo gli esperti di Tecnocasa il primo trimestre 2010 può considerarsi l’inizio di una ripresa, seppur lieve, grazie alla maggior apertura delle banche, tutelate dai provvedimenti governativi in sostegno all’accesso al credito e dall’aumento della domanda.
La Fiaip spiega che questa è la “prova-provata” di quel che sta succedendo.
Carlo Perseghin, presidente regionale della Federazione agenti immobiliari spiega che «esattamente ad ottobre 2009 - proprio sull’Alto Adige - avevo detto tra la perplessità generale che il mercato della casa a Bolzano aveva ricominciato a muoversi. Lo dicevano le ultime stime dell’Agenzia del territorio, quelle degli agenti immobiliari ed adesso ci arriva la conferma di Tecnocasa». La Fiaip invita però a non fare confusione: «Registriamo un aumento del numero delle contrattazioni degli immobili usati con prezzi che hanno finito di scendere e si sono stabilizzati ma non un aumento dei prezzi delle case che sono rimasti stabili».
Gli esperti sono chiari: «Ci sentiamo di dire definitivamente che il trend negativo a Bolzano è passato e che vengono confermati i segnali di ripresa». Basti pensare, infatti, che nel 2008 in Alto Adige le compravendite erano scese del 25% rispetto all’anno precedente ed i primissimi mesi del 2009 avevano confermato il trend con i prezzi dell’usato in discesa dal 10 al 15%. E adesso il dettaglio sul mercato dei prestiti alle famiglie.
Ma chi richiede oggi un mutuo alle banche? «Chi deve comperare la prima casa che di solito ha bisogno dell’80% della somma totale. Si tratta della coppia media - dove tutti e due lavorano - che per acquistare un alloggio usato di tre stanze e cucina in una zona popolare può spendere attorno ai 300 mila euro. Ne anticipano 70 mila e con il resto fanno il mutuo».
Mutuo che però non è più a 10-15 anni come succedeva anni fa ma che le famiglie si trascinano per 25-30 anni. Il secondo zoccolo di compratori è rappresentato da chi vende l’alloggi che già ha per prenderne uno più grande. «In questo caso hanno più soldi e la richiesta di mutuo arriva al 45-50% della cifra totale». Esiste poi una terza fascia composta da chi sposta semplicemente il mutuo sulla nuova abitazione e lo rinegozia. Lei alcuni mesi fa aveva lanciato un appello alle banche perché faticavano a concedere prestiti, la situazione sta migliorando? «Mah, continuo ad invitarle ad una maggior flessibilità. Posso dire che oltre della Bnl ed al Monte dei Paschi che continuano a darci una mano concreta stiamo lavorando bene anche col Banco Popolare».













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