IL PROGETTO

Bolzano, i richiedenti asilo coltivano l'orto della Salewa

Su un terreno di 3 mila metri quadrati lavorano 15 persone. Dal lunedì al giovedì, dalle 16.30 alle 18.30, con un'offerta si possono acquistare gli ortaggi. LA FOTOGALLERIA.



BOLZANO. Un orto coltivato da una quindicina di richiedenti asili - originari di Bangladesh, Togo, Nigeria, Burkina Faso - ospiti dei centri allestiti presso l’ex Alimarket, l’ex Lemayr e all’ex caserma Gorio ai Piani. 

E' stato realizzato a fianco della Salewa in via Waltraud-Gebert-Deeg, a Bolzano sud, su un terreno di 3 mila metri quadrati.

Bolzano, l'orto della Salewa coltivato dai richiedenti asilo

Su un terreno di 3 mila metri quadrati lavorano 15 persone. E' stato realizzato a fianco della Salewa in via Waltraud-Gebert-Deeg, a Bolzano sud, su un terreno di 3 mila metri quadrati. Dal lunedì al giovedì, dalle 16.30 alle 18.30, con un'offerta si possono acquistare zucchine, peperoni, pomodori, insalata, melanzane, carciofi, senape (foto Groppo)

Dal lunedì al giovedì, dalle 16.30 alle 18.30, con un'offerta si possono acquistare zucchine, peperoni, pomodori, insalata, melanzane, carciofi, senape.

Anima del progetto, partito lo scorso anno, Stephanie Völser, 26 anni, executive assistant di Heiner Oberrauch, presidente del gruppo Salewa.

L’iniziativa è il frutto della collaborazione tra più soggetti che credono in questo piccolo- grande progetto di integrazione realizzato su un’area messa a disposizione dal patron della Salewa. A sostenere il progetto oltre all’imprenditore bolzanino, ci sono i volontari dell’Officina Vispa, alcuni ristoranti gourmet che acquistano i prodotti nell’orto solidale, assieme alla floricoltura Schullian che dà una mano per quanto riguarda la coltivazione degli ortaggi e la Holz Pichler della Val d’Ega che ha messo a disposizione la corteccia per i vialetti.













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