Bolzano: il governo esautora la ProvinciaSaranno tolti 36 mila cartelli monolingui

Il consiglio dei ministri, si legge in una nota "ha ritenuto necessario dare inizio alla procedura di attivazione del potere sostitutivo prevista dall'art. 120 della Costituzione. A tal fine - prosegue la nota - il ministro Fitto diffiderà il presidente della Provincia autonoma di Bolzano a provvedere alla rimozione dei circa 36.000 cartelli esistenti in versione monolingue tedesca''



BOLZANO. Il ministro per i rapporti con le regioni, Raffaele Fitto ha illustrato nel corso del Consiglio dei ministri la questione relativa alla segnaletica solo in tedesco dei sentieri di montagna in Alto Adige.

FOTO I cartelli fuorilegge

Il Cdm, concordando con le iniziative sin qui adottate dal ministro Fitto e su proposta dello stesso - informa una nota del ministero - ''ha ritenuto necessario dare inizio alla procedura di attivazione del potere sostitutivo prevista dall'art. 120 della Costituzione''.

''A tal fine - prosegue la nota - il ministro Fitto diffiderà il presidente della Provincia autonoma di Bolzano a provvedere alla rimozione dei circa 36.000 cartelli esistenti in versione monolingue tedesca''.

Il ministero ricorda che ''nei giorni scorsi l'intenso lavoro finalizzato alla stipula di un'intesa tra governo e Provincia non aveva sortito gli effetti sperati affinché fosse ripristinata una corretta applicazione del principio del bilinguismo o trilinguismo ove previsto''.

''Sono rammaricato di non essere riuscito a raggiungere un'intesa ragionevole con il Presidente Durnwalder. Il governo ha però inteso riaffermare il principio del rispetto del bilinguismo'', ha commentato Fitto dopo la decisione del Cdm. Nella questione dei cartelli monolingui sulle montagne altoatesine il Consiglio dei ministri si appella all'articolo 120 della Costituzione che regolamenta il potere sostitutivo.

Come si legge nel secondo comma dell'articolo, ''il governo può sostituirsi a organi delle Regioni, delle città metropolitane, delle Province e dei Comuni nel caso di mancato rispetto di norme e trattati internazionali o della normativa comunitaria oppure di pericolo grave per l'incolumità e la sicurezza pubblica, ovvero quando lo richiedono la tutela dell'unità giuridica o dell'unità economica e in particolare la tutela dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali, prescindendo dai confini territoriali dei governi locali. La legge definisce le procedure atte a garantire che i poteri sostitutivi siano esercitati nel rispetto del principio di sussidiarieta' e del principio di leale collaborazione''.













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