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Bolzano, il martire finisce sulla piramide, nuova posizione per Matteotti

Il monumento si sposta, esce dal «confino» e va ad occupare uno spazio al centro. La base in pietra su cui poggia il busto è ormai pronta, spesa complessiva per il Comune intorno ai 10 mila euro



BOLZANO. Eccolo, il nuovo Matteotti. Stesso busto ma è tutta un’altra cosa. Cambia la base e con essa muta anche l’architettura complessiva. Che diventa quasi monumentale. Finisce in soffitta il supporto, molto più sottile ed aereo, che reggeva il volto del martire antifascista fino ad oggi. E resta una stretta piramide di pietra. Che innalza Matteotti e gli fornisce una enfasi che è stata giudicata più consona all’identità celebrativa del luogo che lo ospita. A proposito: anche la collocazione cambia.

«Ho chiesto che sia tolto dall’angolo in cui era stato confinato e messo al centro», annuncia il sindaco che ha molto voluto sia lo spostamento che il cambio della base monumentale. Tempi? «Mi hanno promesso che Matteotti rinnovato sarà rimesso in piedi prima di ferragosto», rivela Caramaschi.

In verità, sia il supporto su cui si stagliava che, soprattutto, il fatto di averlo piazzato nell’angolo nord della piazza, all’altezza della fermata dei bus e seminascosto dal muro di cinta del piccolo giardino, erano stati due elementi di grande frizione tra gli abitanti della quartiere e il municipio. Che si aggiungevano alle altre criticità emerse nel corso dei lavori di riqualificazione ma di cui oggi si comprende meglio la ragione visto il conflitto anche giudiziario tra amministrazione e ditta a cui erano stati affidati i cantieri.

A proposito del busto, invece, il cambio della base era stato deciso dallo stesso sindaco quasi all’indomani della sua apparizione, giudicata subito inappropriata, e l’attuale base è il frutto di un concorso di idee a tamburo battente. Al termine del quale è stato scelto quello che ora si vede in figura. Chiarito anche l’investimento. Per la base, la scritta, il materiale e il progetto sono stati spesi 9.800 euro, Iva compresa.

Ed è anche probabile che una volta ricollocato busto e nuovo supporto monumentale al centro dello slargo, si approfitterà di una prossima occasione di calendario, per effettuare una cerimonia inaugurale più formale di una semplice ricollocazione. «Ma vorrei - insiste Caramaschi - ricordare che vuota era la piazza una volta. Ammesse alcune difficoltà di avanzamento lavori, serve osservare meglio le vecchie fotografie e lo stato attuale per ammettere che la situazione in ogni caso mi pare migliorata». Intanto, a migliorare, sarà la vista su Matteotti. Che tra un po’ risulterà osservabile da chiunque passerà di lì













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