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Bolzano: il Museion toglie il wi-fi gratuito

La direttrice Ragaglia: misura necessaria, clochard e senzatetto usano i bagni per lavarsi e le prese per ricaricare i telefoni



BOLZANO. «Voglio che una cosa sia ben chiara. Questa non è una misura contro i migranti ma una decisione che si è resa necessaria per superare l’emergenza “homeless” che ha creato a Museion più di un problema».

Letizia Ragaglia, direttrice del Museo d’arte contemporanea, conferma una voce che girava. «Sì è vero, abbiamo abbassato il wi-fi». Da alcuni giorni infatti non si vedono più decine di stranieri seduti sui muretti per navigare tranquillamente in Internet sfruttando il wi-fi gratuito del polo museale. Come mai questa scelta?

«La questione è semplice. Noi dipendiamo dal server dell’Università che in questi giorni ha abbassato il wi-fi, i nostri tecnici si sono giustamente adeguati in vista di cambiamenti che ci aspettano dal 7 gennaio quando Museion si doterà di una sua password per accedere al wi-fi e lo stesso farà il Caffè che guarda le passeggiate del Talvera». Ci sono stati dei problemi? «Inutile negarlo. I problemi purtroppo ci sono stati. In queste ultime settimane abbiamo combattuto e cercato di trovare soluzioni all’emergenza senzatetto che ci ha coinvolto. Ci siamo ritrovati con alcune persone che usavano i bagni, che ricaricavano il telefonino e soprattutto ci siamo trovati - in alcuni casi - a fronteggiare situazioni molto spiacevoli che non dovrebbe risolvere Museion».

Un po’ come - nei mesi scorsi - è accaduto alla Biblioteca civica.

«E così approfittiamo di questa fase di sospensione del wi-fi per ripensarlo e dotarlo di password». A febbraio scorso i vandali avevano deturpato a suon di scritte allo spray le panchine di pietra del Museo. Lo avevano fatto di sera, probabilmente nascosti da una bella maschera di Carnevale, perchè lì, gli immigrati navigano tranquillamente in Internet sfruttando il wi-fi gratuito. E così il Museion - luogo di sperimentazione e avanguardia - si era trovato a fare i conti con la banalità e l'insulto di bassa lega. Le panchine di pietra dove compare la scritta bianca e bilingue "Museo d'arte moderna e contemporanea" erano state lordate con lo spray nero a caratteri futuristici a suon di "Bolzano ai bolzanini!!" e ancora "Integrazione = degrado!!". «Ho preso le distanze allora da manifestazioni di razzismo e le prendo adesso - chiude Ragaglia - purtroppo però Museion si è trovato a fare i conti con situazioni difficili e spiacevoli provocate da alcune persone che - almeno in parte - la password del wi-fi ci può aiutare a risolvere«.













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