Bolzano, il vicesindaco Svp diserta il 25 aprile: "La nostra festa è l'8 settembre"

Come l'anno scorso Oswald Ellecosta non parteciperà alle celebrazioni: ''Per i sudtirolesi di allora la Liberazione non è avvenuta il 25 aprile, ma l'8 settembre del 1943: tanto che quando sono arrivati i tedeschi, sono stati accolti con mazzi di fiori''. Alle imminenti elezioni comunali del 16 maggio Ellecosta non si ricandida, ma il suo partito è alleato del centrosinistra a sostegno del sindaco uscente Luigi Spagnolli



BOLZANO. Il vicesindaco di Bolzano Oswald Ellecosta della Suedtiroler Volkspartei (nella foto insieme al sindaco Luigi Spagnolli, Pd) come l'anno scorso non parteciperà alle cerimonie per il 25 aprile.

In una intervista all'Alto Adige ha detto che ''per i sudtirolesi di allora la Liberazione non è avvenuta il 25 aprile, ma l'8 settembre del 1943: tanto che quando sono arrivati i tedeschi, sono stati accolti con mazzi di fiori''.

Ellecosta, che non si ricandida alle elezioni comunali del 16 maggio - mentre il suo partito è alleato del centrosinistra a sostegno del sindaco uscente Luigi Spagnolli _ ha ribadito che ''i nazisti sono stati dei criminali, ma dal settembre 1943 in Alto Adige è tornata la cultura tedesca perseguitata dai fascisti''.

In merito alle polemiche sulla sua scelta il vicesindaco ha affermato che ''nessuno si indigna per il fatto che a Bolzano abbiamo il monumento alla Vittoria e il Duce a cavallo nel bassorilievo sul palazzo degli uffici finanziari''.

Ellecosta si dice ''rammaricato di non essere riuscito a fare nulle per cambiare la mentalità''. Già l'anno scorso una analoga presa di posizione aveva creato polemiche e imbarazzo nella maggioranza che governa il capoluogo altoatesino, città nella quale gli italiani sono in maggioranza rispetto ai sudtirolesi di lingua tedesca.

Lo scrittore e attore Moni Ovadia critica la decisione del vicesindaco: ''Sono affermazioni gravissime, soprattutto dette da un rappresentante delle istituzioni'', dice Ovadia, che interviene dopo una segnalazione della candidata sindaco Pinuccia Di Gesaro della lista Fionda di Davide: ''I nazisti non l'hanno fatto per il rispetto della cultura tedesca ma per una loro visione nazionalistica per imporre il dominio della superiorità tedesca sul mondo''.

''Il 25 aprile - sottolinea Ovadia - è il giorno della liberazione che ha riportato democrazia e libertà a tutti e così anche i diritti alle minoranze''.













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