BOLZANO

Bolzano in lutto per Peter Zingerle: muore un principe dei dolci

Un aneurisma si è portato via uno dei pasticceri più famosi della città


di Alan Conti


BOLZANO. Il nome di Peter Zingerle è uno di quelli che hanno scritto la storia delle dolcezze di Bolzano.

Dr. Schär acquisisce Zingerle e promette nuovi posti di lavoro Il gruppo di Postal si è insediato in zona industriale a Laives Previsto nel medio periodo un aumento della produzione

Questa notte (tra il 23 e il 24 dicembre) il 68enne pasticcere ha perso la vita dopo un aneurisma cerebrale ieri (venerdì 23 dicembre) all'ora di pranzo. Un lutto per il capoluogo ed i suoi cittadini che, da sempre, conoscono benissimo il negozio ed il laboratorio di viale Druso. “Dal dicembre 2012 – racconta Stefano Angeli, ex consigliere comunale amico e collega di Zingerle – aveva dato in gestione la pasticceria ad altri ragazzi guidati dall'ex collaboratore di fiducia Franz Thaler che è andato incontro a delle difficoltà passando la mano ad alcuni talentuosi pasticceri albanesi e polacchi, ma l'edificio è sempre rimasto tutto suo”. E' dolce, e non poteva essere altrimenti, il ricordo che Angeli ci regala di Zingerle. “Ricordo che nel 1985 la Provincia impose a tutti i pasticceri di conseguire il diploma di Maestro del Lavoro. Io, Peter e Renzo Zanolini sostenemmo l'esame tutti insieme. Fu un momento che ci unì molto. Io ero il più giovane e a 16 anni tornavo spesso nei laboratori di Zingerle e Zanolini per farmi insegnare il mestiere. Un modo diverso di intendere la concorrenza: non mi hanno mai nascosto nulla e abbiamo sempre avuto uno splendido rapporto”.

Zingerle, poi, aprì un laboratorio molto grande in via Kennedy a Laives e cominciò a collaborare con la Dr.Schär cui forniva i dolci. Nel 2012, infatti, l'azienda di Postal acquisì la “Zingerle” che allora fatturava 8,5 milioni di euro l'anno con 40 dipendenti. A fine anno, come scritto, passò di mano anche il bar e punto vendita di viale Druso. “Era molto stimato e chiese anche a me di lavorare con lui a quel progetto. Io, però, avevo già avviato la mia pasticceria. Allora si forniva molto anche a terzi: il panettiere, il barista con la brioche oppure la latteria. Oggi questo avviene meno e si tende a lavorare solo per il proprio locale o con collaborazioni dalle dimensioni molto più ampie del semplice vicinato. In questo senso Zingerle fu un precursore di come il mestiere stava cambiando”. C'era, poi, quella passione per il parapendio. “Assolutamente, lo amava tantissimo. E' stato anche fortunato perché ebbe un incidente che rischiò di paralizzarlo”. Si salvò e regalò a Bolzano il profumo del dolce.

"Non posso che parlare bene di una persona così bella" le parole di Sabina Gigliotti che oggi lavora proprio al bancone di Zingerle in viale Druso come barista. "Già 20 anni fa mi assunse in piazza Gries nel locale che aveva lì. Passò la mano per quanto riguarda la gestione di questa pasticceria ma era qui tutti i giorni. Ordinava il macchiato prima di farsi i suoi giri, ormai era in pensione. Un carattere squisito, ma sempre attento. E' stato un uomo importante per la nostra città".

"Con Peter - chiude il consigliere di Circoscrizione Kevin Morghen assiduo frequentatore della sua pasticceria e amico di Zingerle - se ne va un pezzo di quella generazione di lavoratori che della loro passione hanno fatto un lavoro e poi un impero".













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