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Bolzano, in zona Stazione montate 25 telecamere

La Provincia presidia i palazzi di piazza Magnago in collegamento con le forze dell’ordine, sotto controllo anche il parco



BOLZANO. Fino a qualche mese fa le telecamere per la videosorveglianza pubblica venivano considerate in Alto Adige come fumo negli occhi animando spirali di polemiche politiche soprattutto nel Comune dI Bolzano. Ora, però, la politica ha deciso che l'occhio elettronico è quanto di più sicuro possa esserci e in piazza Magnago ne ha disseminate addirittura 25 con collegamento diretto in fibra ottica con la questura e la caserma dei carabinieri. La proposta è arrivata dall'assessore provinciale Waltraud Deeg, e si è trasformata in un progetto seguito da un anno dal direttore generale della Provincia Eros Magnago in stretta collaborazione con i commissariati. Ieri, in giunta, l’approvazione del regolamento che porterà il circuito in funzione nei prossimi giorni. «Passaggio molto importante - spiega Magnago - perché abbiamo stabilito come rispetteremo la privacy di tutti con le immagini che spariranno dopo sette giorni e l’autorizzazione a visionarle solo per il responsabile dei dati e per le forze dell’ordine».

A preoccupare l'amministrazione è stata la sequela di episodi violenti che si sono registrati al parco Stazione e nella vicina piazza. Dalle risse con coltelli o bicchieri usati come arma passando al consumo di droga o allo spaccio. Il sistema di videosorvgelianza, dunque, potrebbe facilitare anche il lavoro delle forze dell'ordine. Molti chlochard, inoltre, passano le notti proprio in questa zona e alla sera c’è un certo viavai vista anche la vicinanza con la mensa sociale.

L'area della piazza, comunque, è di competenza diretta della Provincia e non del Comune di Bolzano e la spesa è stata di 70.000 euro per le telecamere e altri 30.000 euro per il collegamento in fibra ottica con polizia e carabinieri. Oltre agli aspetti legati alla criminalità, inoltre, spesso davanti a Palazzo Widmann si organizzano cortei o manifestazioni di protesta: dall'alto e con una rete da "Grande Fratello" si controllano meglio. Anche se, va detto, non si sono mai registrati particolari scontri o violenze in queste occasioni. Il parco della Stazione, invece, merita qualche attenzione in più e una delle telecamere (posta sopra l’ingresso di via Laurin del palazzo provinciale) punta proprio sull’area verde.

I dispositivi, intanto, sono già stati montati nei giorni scorsi e, seppur staccati, hanno già cominciato fare il loro lavoro. «Devo dire che hanno uno straordinario effetto deterrente. Da quando le abbiamo montate la situazione è decisamente più tranquilla. Siamo contenti di aver concretizzato questo progetto».













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