Bolzano, la commissione: Ipes fuori controllo

Caso Grando: molti consiglieri rilevano «forti lacune e poca trasparenza»


Maurizio Dallago


BOLZANO. «Forti lacune nel sistema di organizzazione e controllo». Nel mirino della commissione Ipes in consiglio provinciale sono finiti appalti, ristrutturazioni di immobili, responsabilità nella catena gerarchica e trasparenza. Su questi filoni d'inchiesta sono concordi praticamente tutti i consiglieri che fanno parte della commissione. «L'obiettivo è quello di un'unica relazione finale», con la decisione che verrà presa il prossimo 3 dicembre, mentre il documento conclusivo sarà presumibilmente pronto per i primi mesi del 2011. Ieri una nuova riunione presieduta dal capogruppo Svp, Elmar Pichler Rolle. "Nostra intenzione - spiega Pichler Rolle - è quella di arrivare a una relazione comune e lavoriamo a questo scopo. Dobbiamo però chiarire ancora qualche passaggio, e non è ancora chiaro se la commissione presenterà un unico documento o due diversi, uno della maggioranza e uno dell'opposizione". «Cerchiamo di arrivare ad una sola relazione finale, ma per farlo c'è la necessità di smussare le opinioni che ognuno dei commissari si è fatto sull'argomento», dice Maurizio Vezzali (Pdl). «Dalle diverse riunioni cui abbiamo partecipato in questo mesi è chiaro il quadro di "totale Babilonia" interno all'Ipes, la direzione non sapeva cosa succedeva, il presidente ancora meno, mancava un controllo gestionale dell'istituto, tanto che ci sono stati addirittura casi, seppur estremi, dove il fiduciario di qualche caseggiato era pure l'artigiano che eseguiva i lavori», sottolinea Donato Seppi (Unitalia). Per quest'ultimo «forse sarebbe meglio che l'Ipes diventasse una vera e propria ripartizione della Provincia, in questo modo avremmo la possibilità, se necessaria, di indicare precise responsabilità politiche». «C'è una convergenza su molti aspetti in un clima sovrapartitico, tanto che non mancano le premesse per una comune relazione finale con valutazioni molto critiche su responsabilità e trasparenza interne all'Istituto per l'edilizia sociale», evidenzia Riccardo Dello Sbarba (Verdi), che precisa come «l'inchiesta della magistratura sia cosa diversa dalla nostra, tanto che non abbiamo alcun documento di quelli in mano ai magistrati».

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