BOLZANO. Stava camminando sul marciapiede, parlando tranquillamente al telefonino. Erano da poco passate le 16, la temperatura era mite, il sole splendeva e, su via Trieste, il viavai di persone cominciava a intensificarsi, in vista della partita di calcio che di lì a poco, alle 17.30, avrebbe visto fronteggiarsi Alto Adige e Modena. Il quadro, insomma, non era quello più favorevole a uno scippo. Eppure, è accaduto.

Un giovane straniero è piombato in bicicletta alle spalle della donna, un anziana di origine orientale, e con una mossa fulminea le ha strappato il telefonino di mano, aumentando il ritmo della pedalata e allontanandosi in pochi secondi. Ripresasi dal primo momento di smarrimento, al poveretta ha cominciato ad urlare e piangere, correndo verso una pattuglia di carabinieri che, come di consueto, presidia l’entrata dello stadio in occasione di ogni partita.

Ai due giovani militari, che hanno subito cercato di calmarla, la donna ha raccontato cosa le era accaduto qualche istante prima. Insieme ad alcune persone presenti che, pur ignorando cosa fosse accaduto, s’erano insospettite nel vedere passare a tutta velocità sulla bici un giovane nero con il viso parzialmente nascosto dal cappuccio.

Un identikit approssimativo che, qualche istante più tardi, è stato affidato all’equipaggio di una volante della questura, arrivato in men che non si dica in via Trieste e messosi alla ricerca del ladruncolo. Purtroppo, senza esito.

Un paio di mesi fa, la stessa sorte era toccata a Rita Krawczyk Daidone, presidente dell’associazione Club della Visitazione, a cui un giovane aveva tolto di tasca il telefonino mentre era intenta a gettare le immondizie, poco lontano da casa, in via Palermo. Proseguono le ricerche del malvivente.