Bolzano: monumenti fascisti, cortei contrapposti in città / SONDAGGIO

Un migliaio di militanti dell'associazione di destra Casapound giunti con 15 pullman in difesa dei monumenti. L'Anpi: "Una vergogna per Bolzano, i monumenti vanno depotenziati con coraggio"


Mario Bertoldi


BOLZANO. Oltre mille militanti di Casapound arrivati da tutta Italia in piazza della Vittoria a Bolzano per partecipare alla manifestazione indetta dalla destra radicale «a tutela dei monumenti del Ventennio, oggetto del recente accordo tra il ministro Sandro Bondi e la Svp che intende “depotenziarli”».

A 500 metri di distanza, in piazzetta Innerhofer, la contromanifestazione indetta dall’Anpi, a cui aderiscono dei partiti e dei movimenti della sinistra all’insegna della pacifica convivenza tra i gruppi linguistici. In mezzo, un cordone di sicurezza di trecento uomini tra carabinieri e polizia per evitare ogni contatto tra i due cortei.

In piazza della Vittoria i militanti di Casapound hanno allineato gli striscioni per una «Bolzano italiana». Vi sono delegazioni - arrivate con 15 pullman - dal Friuli Venezia Giulia, dalla Sardegna, dalla Puglia, Veneto, Liguria, Umbria, Calabria, Lazio, Abruzzo, Sicilia, Piemonte e Calabria. In piazzetta Innerhofer, invece, circa 400 persone hanno risposto all’appello anti-fascista dell’Anpi.

«La manifestazione dei Casapound costituisce una vergogna per Bolzano», ha detto il presidente dell’Anpi Lionello Bertoldi - Bolzano va fiera della sua ricchezza di lingue e di culture, della convivenza che è stata realizzata nel corso degli anni. I monumenti sono soltanto un ricordo del passato e possono costituire, semmai, un ammonimento perché questo passato non debba essere rivissuto. Perciò vanno “depotenziati” con un atto di coraggio»













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