Bolzano, niente marcia degli zombie
Il Comune ha negato l'autorizzazione per ragioni di opportunità e decoro. Deluso l'organizzatore
BOLZANO. «Zombie Walk Bolzano 2017»: la marcia degli zombie in programma sabato 16 settembre per le vie di Bolzano, non si farà. La giunta comunale, ieri mattina, ha negato l'autorizzazione alla manifestazione. «Motivo? Ragioni di opportunità e decoro», ha detto il sindaco Renzo Caramaschi. Il programma prevedeva una sfilata con i partecipanti travestiti da " zombie" (morti viventi) e da "hunter" (cacciatori di zombie).
L'inizio era fissato per le 20.30, i partecipanti truccati da morti viventi avrebbero sfilato sotto i Portici, fino a ponte Talvera, poi lungo le Passeggiate, per arrivare due ore più tardi in piazza Domenicani. Ieri sindaco e assessori hanno esaminato il manifesto della festa e hanno deciso che non è il caso: la Zombie Walk a Bolzano non si farà. «C'è il rischio concreto - ha detto il sindaco Renzo Caramaschi - che i bolzanini si spaventino. Già il clima è teso per una serie di ragioni, non mi sembra il caso di contribuire a peggiorarlo autorizzando questo tipo di manifestazioni».
In realtà una sfilata simile era già stata fatta a Bolzano a gennaio del 2015: in quel caso però di giorno. All'inizio più d'uno si era spaventato, poi però su tutto aveva prevalso il divertimento. «Allora - spiega Patrick Cagalli, rappresentante bolzanino dell'associazione Zombie inside premiato come miglior " zombie" - non era stato necessario chiedere l'autorizzazione, perché eravamo in pochi. Stavolta invece saremmo stati in tanti.
È da gennaio che lavoro all'organizzazione dell'evento: avevo trovato il locale dove si sarebbero fatti i trucchi e poi avremmo chiuso la festa in zona industriale, con un bel concerto. Sinceramente non capisco perché ci abbiano negato l'autorizzazione».
Per ragioni di opportunità: così ha deciso la giunta. «A Bologna, dove l'evento è nato nel 2011 e un anno fa si è costituita l'associazione, la marcia degli zombie svoltasi a maggio è stata un successone. L'evento ha avuto il patrocinio del Comune e la gente si è divertita tantissimo. Primi tra tutti i bambini che hanno un rapporto particolare con la paura». È possibile che l'organizzazione decida ora di rivolgersi alla questura per chiedere l'autorizzazione alla festa, ma è difficile che il questore la conceda dopo che il Comune l'ha negata.