viabilità

Bolzano, per le ciclabili la rivoluzione da via Merano a via Vigna

Il cantiere da viale Druso al San Maurizio terminerà a fine estate. L’assessore Fattor: «Per la ciclabile dietro le Huber progetto pronto ed espropri già conclusi»



BOLZANO. C'è una trincea larga tre metri in via Merano. Che corre dalla fine di via Druso all'ospedale. E lì, in quello scavo, c'è di tutto: una ciclabile protetta, le acque bianche e nere della Seab , la luce. Soprattutto il teleriscaldamento.

Perché quest'ultimo sta disegnando uno di suoi scenari più strategici: la connessione dell'intero San Maurizio all'energia virtuosa. Ma è tutto il quadrante che comprende le vie Druso, Merano, Vigna, Vittorio Veneto e dunque l'ospedale stesso che sta vivendo una piccola rivoluzione viabilistica.

Lo scavo in questione ne è la parte più visibile ma anche costosa: 6 milioni per ottenere, alla fine dell'estate, una pista che correrà a fianco della strada consentendo a tutta la rete ciclabile urbana di chiudere il cerchio, come si dice.

Vale a dire di percorrere i confini della città come un anello internamente connesso.

Mentre procedono gli scavi oltre la rotonda di via Druso, avanza l'altro fronte contiguo: "Il progetto per la nuova pista di via Della Vigna è fatto - annuncia Stefano Fattor - e anche attuato l'esproprio da 550 mila euro per ottenere gli spazi necessari".

E di spazi ce ne vogliono. Perché si tratta di un percorso con una larghezza media di sette metri. Dunque, ben più praticabile di quelli della precedente generazione di ciclabili. Con compresa anche una "fetta" di verde che consentirà a questa addizione viabilistica di costituire una sorta di parco lineare. Questo nell'intenzione dell'assessore che ha avvertito molto la pressione sociale per la vicenda della chiusura di via della Vigna e ha messo in campo, anche accelerando nei percorsi già delineati nella precedente legislatura, una alterativa alla strada oggetto del contendere.

Perché quello che si sta delineando tutto intorno all'ospedale punta a creare un anello intoccato dalle auto in grado di collegare i quartieri al San Maurizio, di connettere Gries con i suoi Prati ma anche di aumentare la sicurezza nei percorsi ospedalieri interni.

E, infine, di garantire al nuovo rione di Druso Est la possibilità di aumentare il proprio tasso di sostenibilità ambientale con una immissione massiccia di metri ciclabili. Questo vasto progetto di adeguamento di questa porzione urbana al limitare dei confini comunali non disegna solo nuove piste ma integra quelle esistenti con una operazione di allargamento degli spazi.

"La ciclabile che va verso l'ospedale avrà minimo 7 metri di larghezza - anticipa Fattor - dunque il massimo possibile consentito dai piani regolatori". Una sorta di compensazione, vista la situazione di via della Vigna, come pure di arricchimento oggettivo del contesto con la creazione di un piccolo parco verde lungo i percorsi. L'ultimo passaggio di questo disegno viabilistico avverrà tra poche settimane, a settembre. Quando verranno attivati i due semafori per agevolare la percorrenza delle bici tra Claudiana e grande rotonda verso viale Druso. Tempi? Disposti in successione: tra settembre, ottobre e fine anno. P.CA.













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