Bolzano, prime denunce e multeper l'ordinanza anti happy hour

E' l'effetto dell'ordinanza del sindaco che vieta la somministrazione di alcolici in contenitori di vetro all'esterno dei bar


Valeria Frangipane


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BOLZANO. Basta ai ragazzini terribili che la sera e la notte spaccano bottiglie e bicchieri e trasformano Piazza Erbe in un pericoloso tappeto di vetri. L’ordinanza del sindaco Spagnolli, scattata ad inizio mese, che bandisce il vetro dalle strade del centro storico dalle 22 alle 6 del mattino (per tutta la settimana), miete le prime vittime.

Le Volanti della polizia hanno controllato e fermato giovani “più che esuberanti” e stilato una ventina di multe da 100 euro (la contravvenzione oscilla da un minimo di 50 ad un massimo di 500 euro). I vigili urbani al momento si sono dati solo all’“informazione” ma spiegano che nel week end scatteranno i primi verbali. E saranno dolori. Stefano Mamani, capo di gabinetto della Questura, racconta che questo è solo l’inizio ed invita a mitigare i bollenti spiriti: «I controlli andranno avanti tutta l’estate, abbiamo in mano un provvedimento che parla chiaro».

La polizia fa comunque il possibile per scoraggiare i soliti vandali. «Abbiamo denunciato per deturpamento di cose altrui un minorenne che ha imbrattato a suon di spray il basamento della fontana del Nettuno e l’esterno del bar di Parco Petrarca». Il malcapitato in vena di discutibili astrattismi sulle mura altrui è stato beccato e affidato ai genitori. Sequestrata pure la bomboletta. Multato un altro giovanissimo che se ne stava stravaccato sui banchi di Piazza Erbe e bere una bottiglia di whisky che si era portato da casa. Insomma il duro giro di vite firmato dal sindaco alla vigilia dell’apertura dei seggi è entrato a regime. Questa, in sostanza, la risposta di Piazza Municipio all’esasperazione di residenti, proprietari dei banchi di Piazza Erbe e semplici cittadini, costretti a fare i conti con un
Centro degradato dalla maleducazione altrui. Il comandante dei vigili, Sergio Ronchetti, racconta che «il fenomeno andava arginato perché va avanti da anni». E invece di migliorare peggiora. «Credo che i cittadini per capire di cosa parliamo dovrebbero passeggiare la mattina all’alba in certe vie del centro storico ridotte ad immondezzaio. E farlo prima che passi la Seab a dare una ripulita. Vi assicuro che lo spettacolo è avvilente».

Il divieto di utilizzare bottiglie e bicchieri di vetro - ad eccezione degli appositi spazi esterni dei locali - vuole colpire quei gruppi di giovanissimi che, armati di borse piene di alcolici e superalcolici portate da casa, bivaccano vicino ai locali, lasciandosi alle spalle una striscia di sporcizia e polemiche. Il provvedimento punta a tutelare gli esercenti che mai come in queste settimane al bicchiere di vetro preferiscono quello di plastica. «L’ordinanza va bene anche a noi - spiegano dietro al bancone del Nadamas - perché quando è troppo è troppo». Ma che dicono i baristi di quell’articolo dell’ordinanza che li obbliga a pulire l’esterno nel raggio di 20 metri nel giro di un’ora dalla chiusura del locale per evitare una multa dai 50 ed i 500 euro? «Che va bene così - ribattono - certo noi dobbiamo pulire, ma invitiamo i clienti a fare maggiore attenzione. Se il cliente è educato campiamo meglio pure noi». Una perplessità resta: sorseggiare in una calda serata d’estate un gin tonic in un caldo bicchierone di plastica francamente non è il massimo.

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