il dono

Bolzano: regala ai bebè prematuri 50 coniglietti da abbracciare 

La bella iniziativa. L’idea è venuta a Sara De Masi di Laives che in soli quattro giorni ha cucito e confezionato gli animaletti di stoff. A ritirarli e a portarli ai sanitari al Reparto di terapia intensiva neonatale  del San Maurizio sono stati i volontari della Croce Rossa di Bolzano 


PAOLO TAGLIENTE


Bolzano. In queste settimane da incubo, le persone che stanno lottando per la vita sono milioni, in tutto il mondo. Ma non c’è solo di chi combatte contro il coronavirus per garantirsi un futuro. Ci sono anche i bambini che, per i motivi più disparati, sono venuti al mondo troppo in fretta e hanno bisogno di cure e terapie. Piccolissime, meravigliose creature la cui forzata degenza, ora, per evidenti motivi, va gestita in maniera diversa rispetto al solito e senza la presenza costante di genitori e familiari. A questi piccini, custoditi nelle loro incubatrici del Reparto di terapia intensiva neonatale dell’ospedale di Bolzano, ha pensato una ragazza residente a Laives, che ha confezionato dei coniglietti di stoffa e poi, attraverso i volontari della Croce Rossa bolzanina, è riuscita a farli consegnare al reparto.

Lo ha fatto prima di Pasqua e il gesto ha piacevolmente colpito tutti i sanitari. In ospedale, i volontari della Croce Rossa hanno detto che i coniglietti arrivavano dalla signora Sara De Masi, ma rintracciarla non è stato facile. «È un gesto che mi è venuto dal cuore – si schernisce Sara De Masi – e non l’ho fatto certo per finire sul giornale. Chi fa del bene e giusto che lo faccia in silenzio». Sara, originaria di Cavallino, stupendo centro del Salento, poco a sud di Lecce, vive a Laives con il fidanzato da un paio d’anni.

«In Puglia - spiega – ho una nipotina di sette mesi, per il battesimo della quale avrei dovuto scendere a casa proprio in questi giorni. Nei giorni scorsi, il primo pensiero è stato quello di mandarle un uovo di cioccolato e, da lì, mi è venuta l’idea di realizzare dei coniglietti da distribuire anche ad altri bimbi che, forse, in questo momento, non hanno la possibilità di averne. All’inizio ho pensato a coniglietti da riempire con uova di cioccolato, ma poi, ovviamente, per evitare allergie e intolleranze, ho optato per qualcos’altro. E così, siccome mi dedico a lavori di hobbistica e mi piace creare questi oggetti, ho pensato di realizzare delle figure di stoffa».

Sara si mette subito al lavoro e in soli quattro giorni realizza ben 50 coniglietti. Tutti fatti a mano con bravura e cura. Allo stesso tempo, parla della sua iniziativa con una ragazza che, poco dopo, la mette in contattato con la Croce Rossa. Va ricordato che anche a Laives, in queste settimane, i volontari della Croce Rossa stanno svolgendo un’opera davvero encomiabile, consegnando a domicilio la spesa e i medicinali alle persone anziane e a quelle in difficoltà. Una presenza che facilita l’incontro con Sara, insomma, e così, dopo qualche giorno, la giovane consegna ai volontari i tenerissimi animaletti di stoffa che, in men che non si dica, arrivano al Reparto di terapia intensiva neonatale dell’ospedale San Maurizio. Una sorpresa dolcissima per la quale tutto il personale del reparto ha subito voluto ringraziare Sara e la Croce Rossa di Bolzano. E chissà, che tra qualche anno, a quei bambini diventati grandi, qualcuno non racconti chi ha preparato quei pupazzetti e perché. Dal canto suo, invece, a Sara preme ringraziare Sara Lubian, volontaria della Croce Rossa che ha fatto da tramite, la presidente Monika Schivari e i volontari che hanno permesso la riuscita dell’iniziativa. Brava Sara. Bravi tutti.

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