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Bolzano: rifiuti abbandonati: le isole ecologiche diventano "scena del crimine"

Diverse isole ecologiche di Bolzano trasformate in vere e proprie "scene del crimine" con tanto di nastro alla Csi. Fa discutere la scelta di Seab e Comune:  i rifiuti abbandonati illegalmente saranno lasciati sul posto per un paio di giorni, con appunto nastri e cartelli a indicare che lì è stato "commesso un crimine"



Bolzano. Diverse isole ecologiche di Bolzano trasformate in vere e proprie "scene del crimine" con tanto di nastro ad indicarle come tali. Fa discutere la scelta di Seab e Comune:  i rifiuti abbandonati illegalmente saranno lasciati sul posto per un paio di giorni, con appunto nastri e cartelli a indicare che lì è stato "commesso un crimine". Con queste e altre azioni in programma nei prossimi mesi Comune di Bolzano e SEAB intendono accendere i riflettori sul problema dello smaltimento selvaggio e sensibilizzare la cittadinanza per una gestione responsabile dei rifiuti.

In una "scena del crimine"  (l'isola ecologica di via Cappuccini/piazza Verdi) alla presenza dei rappresentanti di SEAB e Comune per illustrare il piano d'azione.  E' stato così sottolineato che ogni mattina ai dipendenti SEAB del primo turno si presenta immancabilmente la stessa scena: isole ecologiche cosparse di anonimi sacchetti di residuo e spazzatura di ogni genere, da vecchi giocattoli a interi divani. Alcune strade risultano più colpite di altre: "Ancora prima di iniziare il giro delle 5.30 sappiamo già cosa troveremo e dove. In alcune isole ecologiche dove dobbiamo passare anche più volte al giorno non facciamo in tempo a voltare l'angolo che qualcuno ha già lasciato di nuovo la sua spazzatura. Questo è molto frustrante per noi, anche perché dà l'impressione che non facciamo bene il nostro lavoro. In realtà, ancor prima che la maggior parte della popolazione sia uscita di casa, noi abbiamo già portato via il 99% dei rifiuti abbandonati illegalmente", racconta Adelwerd Pichler, coordinatore della squadra caricatori SEAB.



Per sensibilizzare l'opinione pubblica al problema, SEAB ha lanciato in collaborazione con il Comune, un piano d'azione triennale che comprende un'intensificazione dei servizi SEAB (soprattutto durante i fine settimana), una cooperazione ancora più stretta tra il personale SEAB e le guardie ecologiche (scambio di informazioni più veloce e meno burocratico per una più efficace individuazione dei trasgressori) e un'intensa opera di sensibilizzazione. Queste le tre azioni combinate:

- "Scena del crimine": isole ecologiche selezionate particolarmente colpite dal fenomeno del conferimento illegale dei rifiuti verranno lasciate in quello stato per un paio di giorni. Nastri che delimitano l'area, segni tipici dell'attività investigativa e cartelli indicheranno che ci troviamo sulla scena di un crimine e che lo smaltimento illegale dei rifiuti non è un'infrazione banale, ma un reato punito con sanzioni amministrative.

- "Mobile Messenger": nelle isole ecologiche meno sporche che vengono utilizzate solo occasionalmente come discarica indifferenziata, verranno installati solo dei cartelli. Il messaggio: un'isola ecologica pulita è un biglietto da visita della tua città e un segnale di rispetto reciproco.



- "La campana-fumetto": caricature delle campane SEAB sono le protagoniste di piccole scenette. Le vedremo in diversi mezzi di comunicazione e serviranno ad affrontare il problema in maniera simpatica e spiritosa.

"Con queste nuove azioni vogliamo mostrare il problema in quanto tale. I bolzanini avranno modo di vedere alcune isole ecologiche così  come appaiono ai nostri operatori di prima mattina. Ma la cosa che più ci sta a cuore è educare, spiegare ai cittadini che in questo modo non risparmiano, che la tariffa rifiuti è strutturata in modo tale che lo smaltimento illegale dei rifiuti non conviene a nessuno; al contrario, siamo tutti a dovere pagare di più, per la precisione circa 1 milione di Euro all'anno", spiega Verena Trockner, direttrice amministrativa SEAB.



Come si arrivi a una somma del genere, lo spiega Francesco Gallina, direttore dei Servizi ambientali SEAB: "Ogni giorno 5 mezzi e 9 operai lavorano in due turni di 6 ore (mattutino e pomeridiano) solamente per raccogliere tutti i rifiuti abbandonati illegalmente e per ripulire le isole ecologiche da tutta la sporcizia che c'è intorno. Un lavoro impegnativo che costa tanto tempo, perché la raccolta deve avvenire manualmente. Inoltre, in caso di rifiuti molto ingombranti, occorre chiamare un altro camion per portarli via. Tutto questo quando abbiamo un centro di riciclaggio aperto 7 giorni su 7".

Andrea Girinelli, responsabile della raccolta differenziata, denuncia un altro comportamento, meno evidente, ma se vogliamo ancora più "cattivo": "Eseguiamo analisi periodiche dei materiali riciclabili raccolti e anche qui dobbiamo constatare che ci sono dei "furbi" che non abbandonano il loro sacchetto vicino alla campana, ma lo gettano all'interno, evidentemente per destare meno sospetti. Questo però compromette tutto il nostro lavoro perché contamina i materiali riciclabili".


Bolzano: tolleranza zero contro rifiuto selvaggio, 1 milione l'anno per ripulire

Bolzano. Seab promette tolleranza zero contro chi abbandona i rifiuti accanto alle isole ecologiche. Una cattiva abitudine che costa alle casse pubbliche circa un milione di euro l'anno. I controlli saranno intensificati. Video: Groppo

Renato Spazzini, direttore dell'Ufficio Tutela dell'Ambiente e del Territorio del Comune di Bolzano, coordina le 10 guardie ecologiche comunali. Anch'egli sottolinea come i trasgressori adottino sistemi sempre più sofisticati e accampino scuse sempre più sfacciate. "Ci sono stati casi di persone che, accortesi di un nostro controllo, sono salite sull'autobus con il sacchetto dell'immondizia! Lo smaltimento illegale dei rifiuti è molto difficile da sanzionare, eppure quest'anno abbiamo già emesso un migliaio di multe. A seconda della gravità del reato, la sanzione va da 50 a 500 Euro. Noi continueremo a lottare insieme alla SEAB contro l'abbandono illegale dei rifiuti".













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