Bolzano Sud, Palaonda 2 La pista sarà sopraelevata 

Il progetto. Le prime immagini della struttura disegnata dall’architetto Claudio Lucchin Sorgerà accanto al Palaonda, nella zona della Fiera. È prevista una spesa di 12 milioni di euro


Paolo Campostrini


Bolzano. Eccolo svelato il progetto forse più rivoluzionario di Bolzano sud. Che mette insieme una piazza, un parcheggio, un palaghiaccio e una nuova possibile identità di quel pezzo di città. Quello che si dice: la necessità aguzza l'ingegno. Perchè l'idea nasce dall'esigenza di sfruttare un terreno (comunale) per fare cose che, di solito, avrebbero consumato molto più suolo.

"Ho immaginato come conciliare necessità apparentemente inconciliabili - dice Claudio Lucchin, l'architetto autore dello studio di progettazione dell'opera - tenendo insieme bisogni logistici, come un grande parcheggio di scambio, infrastrutturali in senso sportivo, la seconda pista di hockey e, non certo in fondo, anche la prospettiva di dotare Bolzano sud e la sua zona Fiera di un luogo di aggregazione". Siamo sempre lì: Bolzano avrebbe tante idee ma poco spazio e altrettanto limitate volontà di realizzarle. E invece accadrà che, a fianco dell'attuale Palaonda, sul suo lato est, la soluzione architettonica consenta di costruire una pista sopraelevata, dotata di tribune per almeno 200 persone, sopra una piazza-parcheggio dotata di piloni talmente forti e di spalla larga da reggere il peso di un "Palaghiaccio 2" con tutti i suoi annessi. Capace di comprendere anche un bar ristorante e luoghi di incontro. E questa conciliazione progettuale si nota con chiarezza dai disegni preliminari che offrono già un'immagine compiuta del ruolo che potrà svolgere la struttura. Disegni che sono già stati esaminati dagli uffici dei Lavori pubblici e dell'urbanistica municipale e che costituiscono il primo passo dell'iter realizzativo, che ora comprenderà un bando, la procedura d'esame nelle commissioni e infine l'avvio dei lavori.

"Ci sono due questioni in qual quadrante urbano - commenta Lucchin - una prima riguarda il fatto che lì ci sono le porte della città e l'esigenza di avere infrastrutture per accogliere i pendolari e farli scendere dalle auto. Poi esiste il bisogno di rivitalizzare un'area che non deve solo dedicarsi all'economia, come fiere o aziende, ma anche poter diventare città".

Questo sul piano urbanistico. Poi, il focus sull'hockey.

"Il Palaonda è l'unica struttura capace di ospitare grandi eventi ma anche la casa madre della squadra del Bolzano - spiegano in Comune - per cui la sua agenda è quasi sempre piena. Ma intorno alla prima squadra e al Palaonda c'è un mondo di piccole squadre, di formazioni giovanili, di ragazzi che fanno ghiaccio e non solo hockey, rispetto alle cui esigenze era giusto offrire una risposta". Lo stesso scenario di possibilità era stato dischiuso nei mesi della trattativa a tre Podini-Comune-Provincia per costruire un palaghiaccio in via Galilei, di fronte al Twenty, poi cassata anche per necessità di risparmio.

Ora invece il Comune trova l'opportunità, secondo il sindaco Renzo Caramaschi che ha fortemente sostenuto il progetto, di sfruttare un proprio bene in termini di terreno e di usufruire del sostegno del Coni, in parte, ma soprattutto della Provincia che considererà l'opera di interesse territoriale.

E dunque su questa base, parteciperà al costo complessivo del cantiere: 12 milioni.

Come si vede l'idea progettuale di Lucchin prevede anche una copertura molto contemporanea della pista, così da consentire all'insieme dell'edificio di mantenere una compostezza d'immagine e un rigore di linee spesso sconosciuto dai grandi impianti sportivi di queste dimensioni.

Così che la pista sopraelevata e i suoi annessi, riescono a costituire un "tetto" molto naturale e coerente della "piazza" sottostante. Riuscendo anche a contenere, senza invasività, i luoghi di ritrovo come bar e ristorante. Conciliando estetica, attrattività ma soprattutto il bisogno di dotare Bolzano sud di uno snodo viabilistico decisivo per alleggerire la Zona del traffico di oggi. Lì infatti, il Comune ha in animo di approntare il tanto atteso parcheggio di scambio per i pendolari provenienti dal Meranese e dalla Bassa attraverso la rinnovata (si spera presto) via Einstein e far loro trovare, nei pressi, l'inizio delle nuove linee metrobus che saliranno, su corsie dedicate, verso il centro. Come si vede, ecco raccontata la multifunzionalità dell'edificio. E il senso di modernizzazione viabilistico-urbanistica, oltrechè naturalmente sportiva, che è in grado di contenere.















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