Bolzano: via lo sconto piscina, dipendenti comunali in rivolta

Raccolta di firme per chiedere alla giunta di annullare che delibera che abolisce la riduzione sugli abbonamenti


di Antonella Mattioli


BOLZANO. Hanno fatto una petizione e hanno raccolto le firme, sperando di convincere la giunta a fare marcia indietro: ovvero ripristinare lo sconto sull’abbonamento in piscina coperta e al lido di via le Trieste.

Protagonisti dell’iniziativa un gruppo di dipendenti comunali che non hanno digerito la decisione della giunta di abolire questo - seppur piccolo -privilegio che si traduceva in un mancato introito per le casse pubbliche sempre più in difficoltà a causa della crisi.

A beneficiarne i dipendenti del Comune e dell’Assb, potenzialmente quasi duemila persone, iscritte al Cral interno,ma il numero negli anni è lievitato con l’iscrizione (quota 20 euro all’anno per usufruire di una serie di attività) anche di simpatizzanti. E ultimamente erano arrivate nuove richieste di adesione, proprio per questo la giunta ha deciso di dare un taglio.

La delibera è stata approvata a febbraio ma è diventata operativa solo ora con l’apertura del lido di viale Trieste. Risultato: quando gli iscritti al Cral del Comune si sono presentati per fare l’abbonamento con lo sconto, si sono sentiti rispondere che la giunta aveva bloccato tutto e quindi avrebbe dovuto rassegnarsi a pagare come i qualsiasi mortale: 55 euro per 12 ingressi invece che 35.

C’è chi - rendendosi conto che i tempi di piccoli e grandi privilegi sono finiti ed è quantomeno poco opportuno mettersi a fare le barricate - e chi invece ha deciso che lo sconto fosse un diritto acquisito e come tale non cancellabile. Di qui la decisione di dare battaglia a suon di firme.

«La giunta - dice con un certo imbarazzo Luigi Gallo, assessore al personale - si occuperà della cosa mercoledì. Io, nella riunione in cui si è deciso di abolire lo sconto, non c’ero».

Non usa invece giri di parole il sindaco Luigi Spagnolli che spiega così il taglio: «Perché questi sono tempi in cui tutti fanno sacrifici».

A quanto ammontava il mancato introito?

«Non ne ho idea, ma certamente non sono grandi cifre. Credo però che oggi i dipendenti comunali debbano un po’ farsi carico del fatto di avere più fortuna di tanti altri lavoratori, il cui posto era meno sicuro e proprio per questo lo hanno perso, rinunciando a qualche piccolo privilegio non così fondamentale».

Poche parole per dire che la giunta non ha nessuna intenzione di fare marcia indietro, anche perché la stragrande maggioranza dei bolzanini non capirebbe.

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