BOLZANO

Bombole in cantina a Bolzano, a rischio la casa Ipes incendiata

Nello stabile di viale Europa gli spazi comuni utilizzati come discarica: il rogo di due settimane fa poteva essere una strage


di Alan Conti


BOLZANO. «Poteva essere una strage. Davvero c'è mancato pochissimo». Egidio Tonolli, fiduciario dell'Ipes nei condomini di viale Europa colpiti da un grande incendio alle cantine nella notte tra il 29 e 30 settembre, allarga le braccia. In questi giorni controlla costantemente i vani andati a fuoco dal civico 35 al 41 cercando di coordinare i lavori in corso, ma cantina dopo cantina mostra una situazione davvero preoccupante. La maggioranza degli spazi, infatti, è stato utilizzato dalle famiglie come ripostiglio senza alcun ordine né controllo: materassi, scatoloni, mobili, assi e persino decine di infissi abbandonati all’interno, chiusi a chiave. In alcune è impossibile entrare anche a porta spalancata. È in uno di questi spazi che si è innescato l'incendio, probabilmente causato proprio dall'incuria. «Se gli inquilini avessero utilizzato le cantine come sono tenuti a fare - tuona Tonolli - di sicuro i danni dell'incidente sarebbero stati più contenuti e il fuoco sarebbe stato domato prima. Non c'è alcun dubbio». Che potesse capitare una strage non è un modo di dire, ma una realtà. stando a quello che è emerso dai lavori di pulizia. «Ho trovato personalmente otto bombole di gas piene stivate in una delle cantine. Se il fuoco fosse arrivato fino a lì ci sarebbe stata un'esplosione. Mi chiedo come si possa arrivare a tanta incoscienza».

Bolzano, incuria e pericoli nelle cantine della casa Ipes incendiata

Le foto dallo stabile di viale Europa colpito dalle fiamme nella notte del 30 settembre (Foto Alan Conti)

Alcuni inquilini, nei giorni scorsi, si sono lamentati con l'Ipes per la mancanza di riscaldamento in queste prime giornate fredde d'autunno. I danni dell'incendio, però, non si possono risolvere con uno schioccar di dita. «Stiamo facendo tutto il possibile. Prima ho comunicato a tutti gli inquilini di portare via le cose di valore dalle cantine e adesso con la ditta Vienna stiamo procedendo allo sgombero. Data la mole di rifiuti ed oggetti stivati è evidente che ci voglia un po' di tempo. Ci siamo scusati con gli inquilini, anche se il mancato rispetto dell'ordine nelle cantine è responsabilità di molti di loro».

Entro martedì, in ogni caso, i termosifoni torneranno a scaldare visto che anche i tecnici della ditta idraulica Mussak di Bolzano stanno facendo i salti mortali per accorciare i tempi. «Non si tratta di un intervento semplice. È necessario, infatti, sostituire buona parte delle valvole e dei tubi. Alcuni, infatti, sono stati piegati dal calore. Siamo riusciti a ristrutturare gli scarichi a tempo di record per permettere alle famiglie di tornare negli alloggi, ma per il riscaldamento ci vuole qualche giorno in più».

Resta il grande pericolo corso. «Non ci si comporta così - chiude Tonolli - perché bisogna avere rispetto degli spazi comuni e degli alloggi. Capisco il disagio per il riscaldamento, ma di tutto il lavoro di smaltimento i residenti non pagheranno un euro. Non è poco».













Altre notizie

Attualità