Bonus cubatura: è boom di risanamenti

Le concessioni in città sono 50 l’anno. Pasquali: «I condomini crescono di un piano e finanziano così l’investimento»


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Sono una cinquantina l’anno le concessioni rilasciate dal Comune di Bolzano per risanare dal punto di vista energetico gli edifici grazie al bonus cubatura. Finora si trattava di «soli» 200 metri cubi, come testimonia l’esempio virtuoso in via Orazio con il progetto dell’architetto Carlo Bassetti (dove un vecchio condominio dell’inizio degli anni Sessanta diventerà un Casa Clima «C» grazie ad un nuovo cappotto termico e alla sopraelevazione di un piano usando il legno), ma da poco è stato fatto un ulteriore passo in avanti con l’aumento della cubatura del 20 per cento rispetto a quella esistente.

«La richiesta in tal senso alla Provincia - spiega l’assessore all’urbanistica Maria Chiara Pasquali - è partita proprio dal Comune di Bolzano e per avere un quadro completo basterà ora l’approvazione del regolamento attuativo, prevista in un lasso di tempo ragionevolmente breve».

Il problema, spesso, è rappresentato dalla necessità di mettere d’accordo tutti i condomini, spaventati dall’oneroso investimento iniziale. Ma ora il Comune sembra aver trovato la chiave giusta per convincere anche i più scettici. «Tra gli incentivi che potremo dare ai condomini c’è l’innalzamento dei vecchi edifici di un intero piano. In alcuni casi di due. Gli appartamenti che si possono ricavare, sfruttando appunto il bonus cubatura, possono essere venduti sul libero mercato e finanziare l’intera operazione, i cui costi solitamente si ammortizzano nel giro di una decina di anni. Nella maggior parte dei progetti si tratta di riqualificazioni che portano all’assegnazione di certificati Casa Clima B o addirittura Casa Clima A».

Il Comune, tra l’altro, ha aderito proprio quest’anno al progetto «Epourban», che consentirà di mettere in piedi un’efficiente struttura che si dedicherà alla consulenza, composta da professionisti del settore, che potranno dare consigli pratici e indicazioni utili ai vari amministratori. «In questo momento - prosegue la Pasquali - stiamo nominando la commissione di esperti che si occuperà dei vari progetti, ma posso anticipare che è prevista la consulenza gratuita per 20 immobili, dieci nel 2013 e altrettanti nel 2014. In questo modo sarà possibile riqualificare alloggi ormai vetusti dal punto di vista energetico e non consumare terreno».

La carenza di suolo, sommata ai veti politici (dovuti alla necessità di tutelare il cuneo verde nella zona di San Maurizio), è sempre più evidente col passare degli anni anche nel capoluogo.

«I tecnici hanno stimato - continua l’assessore Maria Chiara Pasquali - che per essere economicamente sostenibile questa operazione doveva interessare circa il 20 per cento del volume dell'edificio esistente, di costruzione precedente al 2005, ossia all'entrata in vigore del primo standard CasaClima». Difficile prevedere quanti condomini si serviranno del bonus, ma secondo una stima attendibile le riqualificazioni potranno riguardare 600-1000 edifici, da oggi al 2020 - 2025. Il bonus sarà attivo probabilmente in autunno, quando sarà pronto il regolamento provinciale di attuazione. Saranno poi i Comuni a decidere in quali zone il bonus non sarà applicabile. Come spiega l’assessore all’urbanistica, non appena sarà varato il regolamento, saranno fissati anche standard qualitativi anche dal punto di vista architettonico. «Toccherà al Comune stabilire delle linee guida all’interno delle quali dovranno poi muoversi i professionisti a cui saranno affidati risanamenti e riqualificazioni».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità