La stima del Comune parla di 600-1000 nuovi alloggi che potrebbero essere edificati entro il 2020-2025

Bonus cubatura, nessuno lo chiede

Le agenzie immobiliari: «È un flop». Gli amministratori: «Scatena le liti»


Valeria Frangipane


BOLZANO. «Il bonus per aumentare del 20% la cubatura degli edifici in caso di risanamento energetico è un flop». Fausto De Chiusole (Fiaip): «Scatena troppe liti». Il vicepresidente regionale della federazione agenti immobiliari non ha dubbi: «Nelle riunioni di condominio si riesce a litigare anche sul colore dei gerani, figuratevi quando ci si deve mettere a discutere per alzare la casa di un piano o due».

Marco Lombardozzi, presidente degli amministratori di condominio Anaci, ammette forti resistenze: «Abbiamo avuto solo pochissime richieste». Insomma il bonus che permette di sopraelevare case e condomini in cambio del risanamento energetico - su cui punta molto l'assessore all'urbanistica Chiara Pasquali - che secondo una stima del Comune potrebbe portare nel giro di dieci anni a realizzare a Bolzano dai 600 ai 1000 nuovi alloggi, sembra di difficile attuazione.

Ma perché? «Prima di tutto perché - dice De Chiusole - chi compra l'ultimo piano non vuole nessuno sopra la testa». E poi? «Ci sono le spese, fortissime, che gli inquilini devono anticipare per il risanamento. Il "cappotto" Casaclima da 12 centimetri - che serve per "incassare" il bonus - costa un sacco e costa tanto anche la sostituzione degli infissi ed i pannelli solari. Diciamo che se io sopraelevo e costruisco per esempio tre o quattro appartamenti in più, il giorno che riesco a venderli vado in pari con quanto ho già sborsato. Mi sembra proprio che non ne valga la pena!».

Lombardozzi è solo leggermente ottimista: «Qualche richiesta l'abbiamo avuta ma generalmente l'inquilino dell'ultimo piano crea difficoltà». Allora che fate? «Gli offriamo di lasciar libero il suo appartamento e spostarsi in quello che si andrà a realizzare più in alto». Altri problemi? «Sì nessuno se la sente di partire con risanamenti energetici importanti, diciamo che la stragrande maggioranza degli inquilini non ne vuole sapere di anticipare i soldi». Cosa temono? «Che il rapporto costi-benefici non sia vantaggioso».

C'è dell'altro? «Sì, se la Provincia anticipasse o per lo meno finanziasse i costi forse andrebbe meglio. Le banche, infatti, non danno un euro, e di'sti tempi nessuno ha voglia di tirar fuori soldi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità