Brennero, arriva una nuova emergenza

Germania e Austria minacciano la sospensione di Schengen. La Questura: «Rinforzi per il commissariato di confine»


di Riccardo Valletti


BOLZANO. Le associazioni e le autorità si preparano a far fronte ad una nuova emergenza profughi al Brennero. Dopo la temporanea sospensione dell’accoglienza in Germania negli ultimi due giorni, a cui ha fatto seguito un blocco in Austria dei treni in ingresso dall’Ungheria, è prevedibile un incremento dei transiti attraverso il Brennero.

Lo scacchiere dell’esodo senza precedenti che dal Medio Oriente sta muovendo centinaia di migliaia di persone verso l’Europa, infatti, si comporta come i vasi comunicanti. Impossibile arrestarlo, nel momento in cui si verifica un blocco su una delle rotte migratorie, immediatamente si assiste ad un incremento di persone su quelle circostanti. È già avvenuto in passato, quando i migranti bloccati a Brennero si sono riversati sulla rotta francese fino a saturare la frontiera a Ventimiglia, e sta per succedere di nuovo con il blocco degli ingressi dall’Ungheria.

Con l’arrivo dell’autunno, infatti, iniziano a calare i profughi in arrivo dal mare, sulla rotta mediterranea, e invece crescono quelli via terra, sulla rotta balcanica. Tutti, più o meno, attraversano Repubblica Ceca e Ungheria, e si dirigono in Germania attraverso l’Austria. Il portavoce di Angela Merkel ha però spiegato che per avere un’accoglienza ordinata, sarà necessario scaglionare gli arrivi, producendo blocchi alla frontiera con l’Austria per i treni in transito con provenienza ungherese. L’Austria, ha seguito subito l’esempio, fermando i treni al confine con l’Ungheria prima ancora che accedessero al suolo austriaco. La decisione ha però messo in ginocchio il sistema umanitario ungherese.

Se il blocco dovesse durare ancora, entro pochi giorni al Brennero si assisterebbe di nuovo ad un sovraffollamento dato anche dai respingimenti della gendarmeria austriaca, che mantengono una media di cinquanta profughi riconsegnati al commissariato di confine. Nel frattempo il questore Lucio Carluccio ha già fatto richiesta di rinforzi alle Questure del Nord Italia, che dovrebbero arrivare già nei prossimi giorni e che sono stati messi in preallerta. Lo stesso vale per la associazioni di volontariato, che già ieri erano impegnate a studiare un eventuale piano di emergenza per fare fronte all’accoglienza di una media di duecento migranti al giorno.

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