Brennero, i poliziotti a -14 senza divisa invernale 

Gli agenti Polfer lavorano di notte sui binari senza equipaggiamento adeguato La protesta di Siulp e Coisp: «Chiediamo che il nostro personale venga tutelato»



BOLZANO. «Hanno deciso di potenziare le pattuglie al Brennero per effettuare i controlli in particolare sui treni merci, dove si nascondono i disperati che tentano di passare il confine, ma si sono dimenticati, piccolo particolare, di dotare i nostri agenti dell’equipaggiamento adeguato. Eppure ieri, a mezzogiorno, il termometro segnava 14 gradi sotto lo zero». Il segretario del Siulp Mario Deriu e il segretario del Coisp Fulvio Coslovi hanno firmato una nota congiunta con cui chiedono al dirigente compartimentale della Polfer di Verona di intervenire.

Tre volte alla settimana il personale aggregato sale di notte sui treni merci per controllare che sui pianali delle bisarche, che trasportano macchine, non ci siano uomini e donne in fuga verso nord.

Come Anthony, cinque anni originario della Sierra Leone, trovato a metà novembre dagli agenti della Polfer al Brennero in stato di grave ipotermia e salvato in extremis.

«Dato che i controlli sui convogli merci diretti verso l’Austria - si legge nella nota dei rappresentanti sindacali - vengono effettuati presso lo scalo ferroviario durante le ore notturne, è facile intuire come lavorare all’aperto a temperature che oscillano tra i 14 e i 15 gradi sotto lo zero possa rappresentare un serio rischio per la salute e l’incolumità del personale, specialmente nel caso si verifichi una qualsiasi emergenza».

La nota si conclude con una richiesta che è una provocazione: «Stante il perdurare di questo servizio di controllo a cui partecipano anche agenti delle Polizie austriache e tedesche, chiediamo, provocatoriamente, vista la distrazione generale, che in assenza di soluzioni concrete ed immediate i colleghi vengano tutelati alla pari dei poliziotti oltreconfine, alle cui competenti articolazioni, con cui sono state “decise” le modalità dei controlli ai treni merci, potrebbero anche essere richieste divise ed equipaggiamenti idonei ad operare in condizioni climatiche tanto estreme e perlopiù sconosciute nel resto d’Italia».

Attualmente funziona così: i controlli vengono effettuati alla stazione di Brennero (in territorio italiano) dalla polizia italiana, ma con la “super-visione” dei poliziotti germanici e austriaci, secondo quanto concordato nelle scorse settimane, in un vertice dei ministri dell’Interno dei tre Paesi. «Noi invece - precisa Coslovi - avevamo chiesto che venissero fatti sul binario-morto realizzato in territorio austriaco».













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