Bressanone, bandite anche le scommesse

Dopo le slot, il Comune straccia una licenza per un locale di puntate su ippica e sport vicino alle scuole


di Fabio De Villa


BRESSANONE. Continua senza sosta anche in estate la lotta alle slot machine e a tutto il circuito delle “scommesse” che negli ultimi anni hanno portato bar e locali pubblici a munirsi di macchinette “mangiasoldi”. Bressanone risulta ad oggi “liberata” da tutte le slot machine che fino a qualche mese fa popolavano diversi locali e bar pubblici. Facendo un rapido resoconto, la città ha dato per prima il buon esempio e su dodici locali dotati di videolottery, ben 11 avevano rispettato il termine e tolto dai propri esercizi le tanto discusse macchinette. Solo un bar sito nella frazione di Millan, precisamente in via Plose, ha resistito fino all'ultimo e ha fatto ricorso al Tar contro l'ordinanza di rimozione.

Soddisfazione arrivano dalle parole dell'assessore competente, Peter Brunner che si dice entusiasta dei risultati incassati dal Comune grazie anche alle decisioni del Tar. Solo qualche giorno fa infatti, il Comune di Bressanone aveva vinto la sua battaglia per quel che riguarda la concessione edilizia rilasciata per l'immobile di via Peter Mayr dove privati avrebbero voluto aprire una sala giochi.

Il Tar di Bolzano aveva rigettato il ricorso presentato da numerosi cittadini per chiedere di annullare la delibera comunale riguardante la concessione edilizia per la sala giochi sottolineando che l'iter percorso dal Comune era stato regolare perché la concessione edilizia andava rilasciata, ma non aveva la competenza per esprimersi in merito alla licenza per la sala giochi. Ma non è finita, perché dopo le slot machine e le sale giochi ora è il turno delle scommesse sportive.

Il Comune ha infatti vinto di recente anche un ricorso contro il rinnovo delle licenze per le scommesse sportive in un storico locale di via Dante, da sempre specializzato e punto di riferimento per questo tipo di gioco.

«Anche in questo caso si trattava di una situazione piuttosto delicata – spiega Brunner – si tratta di un noto locale della città che da sempre permette di effettuare scommesse sportive e ippiche che si trova nelle vicinanze del polo scolastico bilingue. Il locale in questione aveva fatto una nuova domanda di rinnovo per la licenza ma, trovandosi questa struttura all'interno del perimetro dei 300 metri dalle scuole, è stata classificata come zona sensibile. Anche in questo caso il Tar ha analizzato la questione e ci ha dato ragione annullando la richiesta di rinnovo. Una posizione severa quella del Tar che affronta in modo molto serio la questione legata alle scommesse».













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