ELEZIONI COMUNALI A BOLZANO

Brugger: "Svp lontana dal Pdl, Holzmannè fuori tempo massimo"

L'ex Obmann raffredda le speranze di chi ipotizzava un'alleanza con il centrodestra moderato: "Sono loro che non si pongono come alternativa credibile"


Francesca Gonzato


BOLZANO. E’passato quasi un anno dall’insediamento di Richard Theiner come Obmann della Svp. Tempo di bilanci per il partito che domani affronta a Merano il congresso ordinario. L’ex Obmann Siegfried Brugger plaude: «Ha riportato la pace nel partito». Brugger esplicito sulle comunali a Bolzano: «Il Pdl si è fatto male da solo».
 Brugger è stato uno dei protagonisti della Svp che più avevano mostrato insofferenza, con l’ala economica, nell’ultima fase della gestione dell’Obmann Elmar Pichler Rolle. A quasi un anno dal congresso del 18 aprile scorso, il deputato riconosce all’Obmann Theiner e al vice Widmann «di avere smussato le tensioni: oggi si lavora bene». Lo abbiamo sentito alla vigilia del congresso ordinario di Merano, preparatorio delle comunali. Inevitabile partire proprio da qui, da Bolzano.
 Manca un mese al deposito delle liste. La Svp quando deciderà le alleanze?
 
«Il partito prenderà posizione quando saranno noti tutti i candidati degli schieramenti. In città ci sono molte persone che dicono “non potete sostenere Spagnolli senza conoscere le alternative”. Certo che quanto sta accadendo nel Pdl è un problema loro, non nostro».
 In che senso?
 
«Con quello che sta succedendo, non credo che possano presentarsi come un gruppo interessante. Sarebbe stato diverso se mesi fa avessero proposto un programma per la città e avessero scelto un candidato moderato».
 Holzmann?
 
«Sarebbe sgradevole fare nomi. Il Pdl aveva la chance di farsi valutare come una alternativa. Ora siamo oltre il tempo massimo, direi. Ma è giusto aspettare e Dieter Steger, responsabile del partito in città, si sta impegnando molto per le elezioni».
 Passiamo alla guida della Svp: qual è il suo giudizio sul primo anno di gestione Theiner?
 
«Ha riportato la serenità nel partito. C’è un buon clima, si lavora bene nel presidium, nel direttivo e nel direttivo allargato. Non c’è una parte che rema contro l’altra. Da ex Obmann so che un partito di raccolta deve sapere praticare l’arte del buon compromesso».
 Si è aperta la discussione sul prossimo presidente provinciale. Durnwalder, di solito elusivo, è stato esplicito su Konrad Bergmeister, poi ha ricordato tutti gli altri possibili candidati alla successione.
 
«Mi sembra una discussione partita troppo presto, che rischia di dividerci di nuovo. Sarà il partito a scegliere il nuovo presidente provinciale, possibilmente non prima del 2012».
 Il congresso di Merano sarà proiettato sulle comunali. La Svp è preoccupata: ma quanto?
 
«Personalmente ero più pessimista subito dopo le provinciali. Ora vedo che Freiheitlichen e Südtiroler Freiheit hanno difficoltà a trovare candidati. Potremo avere qualche sofferenza, ma nei Comuni i nostri stanno lavorando bene».
 Cosa si aspetta dalla Svp nei prossimi anni?
 
«Che impariamo dagli errori del passato: mettendoci gli uni contro gli altri perdiamo. E che sappiamo cogliere i cambiamenti della società».













Altre notizie

Attualità