Brunico, la bretella verso Riscone resta ancora al palo

Nessuna traccia del collegamento verso Plan de Corones Intanto via agli espropri per l’uscita centro della tangenziale


di Aldo De Pellegrin


BRUNICO. Con l'inizio della primavera inizieranno, a Brunico ed in particolare a Riscone, anche le procedure di esproprio concordato dei terreni che dovranno servire alla realizzazione dell'ormai "storica" uscita Brunico centro dalla circonvallazione sud della città. Storica è infatti la vicenda, che con l'acquisizione dei terreni da parte della Provincia (subentrata in questo passo progettuale al Comune che inizialmente era l'ente che avrebbe dovuto procedere) si sta avviando alla conclusione e che è praticamente iniziata nel lontanissimo 1989 quando l'allora Anas, che costruì ed inaugurò la prima circonvallazione di Brunico, quella sud appunto, si vide opporre un netto rifiuto sia dalla frazione di Riscone che dai commercianti della città di Brunico alla realizzazione contestuale di un'uscita in grado di servire il centro turistico di Riscone ma ancor più la stazione a valle degli impianti del Plan de Corones, già allora in pieno boom di accessi.

Le paure, che persistono tuttora da parte della frazione di Riscone, di uno spreco di terreno per una via d'accesso giudicata "inquinante" per il turismo del paese, paure sostenute a loro volta dai commercianti brunicensi che temevano un calo degli affari e della notorietà se gli sciatori fossero giunti direttamente alla stazione sciistica ed altrettanto rapidamente se ne fossero ripartiti, ritardarono ed ostacolarono infatti per almeno un ventennio la discussione sulla razionalità di un'uscita che servisse sia Riscone che Brunico ed il Plan de Corones, incuranti delle proteste dei centri vicini, San Lorenzo, Santo Stefano e le stesse vie M.Pacher e via Riscone di Brunico, chiamate a sopportare per lunghi inverni l'intero traffico di transito costituito dagli sciatori e dai bus turistici diretti alla stazione sciistica in inverno ed ai centri sportivo ricreativi di Riscone in estate. Solo poco più di un lustro fa, la creazione del quinto Messner Mountain Museum sito nel castello vescovile di Brunico e la necessità di riportare anche i transiti turistici diretti forse altrove nel centro di Brunico, ha sbloccato la situazione rendendo palese l'evidenza e la logicità, fino a quel momento negata, di un'uscita Brunico centro e Riscone anche dalla circonvallazione sud. Il progetto sul quale si è lavorato e sul quale il consiglio comunale di Brunico si espresse approvandolo a pieni voti, prevedeva però due bretelle, una diretta agli impianti di risalita ed a Riscone ed una diretta verso Brunico. La persistente opposizione di Riscone fece però "saltare" ancora una volta la costruzione della bretella diretta verso sud ed il Plan de Corones, mantenendo con motivazioni addebitate alla necessità di risparmio e di reperimento di fondi, solo quella diretta verso Brunico, che andrà a sfociare su via Riscone che fungerà così da sfogo al traffico in entrambe le direzioni. Il progetto esecutivo, elaborato dall'ingegner Mario Valdemarin ed affidato per la sua realizzazione all'associazione di imprese Oberosler, Ploner e NIederwieser, prevede una spesa di 4,2 milioni di euro e dovrebbe essere ultimato a fine 2016.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità