Brunico, un bar per salvare i giovani problematici

Il progetto della cooperativa sociale Jai per offrire il reinserimento in società attraverso il lavoro ai ragazzi con patologie dello sviluppo



BRUNICO. La cooperativa sociale Jai, acronimo di Jugend Arbeit Integration, cioè integrazione giovanile al lavoro, ha inaugurato qualche giorno fa, a Brunico, il suo quarto punto lavorativo e di assistenza pusterese per giovani con problematiche scolastiche e legate allo sviluppo. Si tratta del bar "Pinta Pichl" in via Ragen di Sopra a Brunico, che riprende quindi la sua attività.

Fondata nel 2008 come un'emanazione della Cooperativa sociale brunicense Eos e dal 2014 divenuta essa stessa cooperativa sociale di tipo subordinato con lo scopo di perseguire l'assistenza psicosociale dei giovani ed il loro reinserimento, qualora possibile, nel mondo del lavoro e della vita normale, "Jai" si fonda sul principio che proprio il lavoro, per un giovane con marcati problemi adolescenziali, rappresenta una fra le migliori terapie per consentirgli un percorso di crescita e di comprensione che altrimenti ha poche porobabilità di essere appreso. Attraverso il lavoro, ed in particolare il lavoro fra la gente, il giovane si conquista una pur minima indipendenza economica, impara a relazionarsi con gli altri e con la società, acquista la consapevolezza del suo ruolo al suo interno ed a rispettarne le regole della convivenza.

Il progetto si indirizza a scolari e studenti che si approssimano alla conclusione dell'iter di studi, offrendo loro accanto alla necessaria assistenza anche la "formazione sul campo" che potrà essere loro utile anche a livello di curriculum e di praticantato. La cooperativa pusterese Jai, che a Brunico gestisce già tre locali ed un'officina artigianale, ha anche sezioni a Bolzano, in val d'Isarco ed a Vipiteno ed cura, al momento, la crescita e la formazione di 57 giovani. (adp)

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