Il trasporto scolari

Bus disabili, monito di Lebenshilfe: «Un pasticcio da non ripetere»

Presidente e direttore dell’associazione: «Mai più cambio concessionari a metà anno scolastico». L’ultimatum dell’assessore Achammer: «La situazione va risolta subito. A fine settimana trarremo le conclusioni

LA SOCIETA'. Adlatus: «Siamo in grado di fornire ancora il servizio. Molti di questi bambini sono cresciuti vicini al nostro cuore»

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Davide Pasquali


BOLZANO. Adesso si sta lavorando a ritmo serrato con impresa subentrata nell'appalto e Provincia, all'unico scopo di far funzionare il servizio di trasporto scolari con disabilità, ma la Lebenshilfe, titolare dell'appalto per l'accompagnamento disabili, ha pure un orizzonte di medio periodo: non dovrà più accadere che un nuovo concessionario prenda servizio ad anno scolastico iniziato (e men che meno quasi terminato) e poi sarebbe assai consigliabile fare ricorso allo strumento della co-progettazione fra mano pubblica e no profit del sociale, per evitare i bandi di gara, affidando servizi delicati come il quelli destinati ai i disabili solo a chi sia davvero attrezzato per portarli avanti, dal punto di vista tecnico, umano e non da ultimo linguistico.

Intanto è arrivato l'ultimatum dell'assessore Philipp Achammer (Diritto allo studio): «La questione va risolta subito. Entro la fine della settimana valuteremo le eventuali misure». Achammer non chiarisce se si sta pensando a soluzioni drastiche sull'appalto. «Il servizio va garantito», dice.

Così il presidente e il direttore della Lebenshilfe, Roland Schroffenegger e Wolfgang Obwexer: «La nostra priorità è far funzionare il servizio: abbiamo tre persone dedicate, tutto il giorno, per tentare di risolvere. Collaboriamo con la ditta subentrata e siamo in stretto contatto con la Provincia».

L'appalto per il trasporto degli scolari è solo uno dei servizi portati avanti da Lebenshilfe. Con la ditta uscente Adlatus si prosegue poi l'accompagnamento disabili nelle strutture semiresidenziali: laboratori e centri diurni. E si prosegue l'accompagnamento senza pulmini, a piedi e con i mezzi pubblici, in tutta la provincia, dal Brennero a Resia a Ora: 120-130 accompagnamenti al giorno, solo per quanto riguarda gli scolari.

Per famiglie e disabili, tra fine aprile e inizio maggio è stato tutto molto difficile. Ora la Lebenshilfe non vuole fare polemiche, avendo a cuore solo il bene dei disabili. Fornisce però la ricetta per il futuro, perché non accada un ulteriore pasticcio. «Come prima cosa - così il presidente - se in futuro dovesse cambiare il concessionario, ciò non dovrà mai accadere durante l'anno scolastico. I contratti dovranno avere scadenza con fine anno, in modo da consentire a chi dovesse subentrare di organizzarsi nel corso dei mesi estivi».

La vera ricetta per il futuro sarà legata alle potenzialità garantite dalla riforma del terzo settore. Spiega il direttore: «La riforma prevede lo strumento della co-progettazione. In Provincia se ne sta studiando la possibile attuazione». La mano pubblica «si mette assieme alle organizzazioni di volontariato, no profit, come Lebensihilfe e Adlatus, dice "c'è bisogno di questo trasporto"; chiede "come lo possiamo organizzare?", "a che prezzo è fattibile?"; infine l'iter alternativo sfocia in una convenzione, come al termine della gara d'appalto».













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