Bus e treni, basta abbonamenti gratuiti

Finita l’era delle agevolazioni per over 70 volute da Widmann. Mussner: «Esentati solo gli invalidi dal 75 al 100%».


di Massimiliano Bona


BOLZANO. In Alto Adige è finita l’era degli abbonamenti gratuiti. Da gennaio pagheranno, infatti, anche gli over 70 (75 euro) e gli over 75 (20 euro). Gli unici esentati - come ha spiegato ieri l’assessore Florian Mussner - saranno gli invalidi dal 75 al 100%. Per il trasporto pubblico locale si tratta di una svolta non da poco, anche perché l’ex assessore alla mobilità Widmann aveva fatto delle tessere gratuite e delle agevolazioni uno dei cavalli di battaglia delle ultime campagne elettorali.

La ragione di questo dietrofront è presto detta: «A livello comunitario - sottolinea Mussner - ci è stato imposto di coprire direttamente almeno il 35% dei costi (oggi arriviamo al 24% ndr) e quindi ci siamo adeguati». L’unico neo è che non sono state fatte distinzioni in base al reddito, quindi ad essere penalizzati saranno soprattutto gli anziani con le pensioni più basse, che prima giravano gratuitamente. «Sarebbe stato troppo complicato - ammette Mussner - predisporre un modello legato alla situazione di ciascuno».

La seconda ragione del provvedimento è finanziaria: attualmente solo la gestione della ferrovia locale richiede 50 milioni di euro l'anno, a cui si aggiungono altri 80 milioni per il servizio dei bus di linea. «Il trasporto pubblico locale viene pagato già oggi dal cittadino, anche se in gran parte indirettamente».

Mussner ha ricordato che malgrado l'incremento, le tariffe praticate in Alto Adige restano molto al di sotto di quelle delle regioni vicine: in Tirolo gli studenti pagano un abbonamento annuale di 96 euro e gli over 75 120 euro, mentre in Alto Adige entrambe le categorie dovranno contribuire con 20 euro. «Ma abbiamo studiato e comparato le tariffe praticate - prosegue Mussner - anche in Veneto e in Emilia».

“Punito” chi viaggia poco. Degli oltre 80 mila titolari di un Abo+, 36 mila lo usano meno di una volta alla settimana; degli oltre 75 mila Abo65+ poco meno di 41 mila sono utilizzati meno di una volta a settimana e dei circa 130 mila utenti con l’Alto Adige Pass 66 mila percorrono meno di 1000 chilometri l'anno . «Guadagnerà solo chi viaggia di più».

Terza età. Gli over 75 pagheranno 20 euro, mentre i residenti tra 70 e 75 anni 75 euro. Per questi ultimi ci sarà però un regolamento transitorio. Chi ha compiuto 70 anni nel 2014 pagherà 20 euro.

Costo chilometrico. Il nuovo sistema è stato improntato sul principio che «chi viaggia di più, paga di meno». Ad esempio i primi 1000 chilometri saranno più cari rispetto ad oggi (12 anziché 8 cent al chilometro), tra 1000 e 2000 km percorsi il prezzo al chilometro sale da 4 a 8 cent. Ma dopo i 2000 chilometri percorsi (e fino a 10.000 km) il prezzo al km scende da 4 a 3 cent e sopra i 10 mila chilometri si pagherà, come oggi, 2 cent al km. «Superati i 20 mila chilometri - spiega Mussner - si viaggerà gratis sia in bus che in treno».

Rincari per i pendolari. Chi viaggia molto pagherà al massimo 640 euro all'anno e non cambierà nulla, pertanto, rispetto ad oggi. I pendolari, invece, che coprono per lavoro distanze medie devono prevedere rincari fino al 18% (sulle tratte fino a 12 chilometri). A partire da un percorso di 16 km invece gli aumenti sono minimi.

Alto Adige Pass. Sono previsti adeguamenti anche per l'«Alto Adige Pass family»: 10 anzichè 6 cent per i primi 1000 km, 7 anzichè 3 cent fino a 2000 km. Previsti invece 2 cent anzichè 3 fino a 10 mila chilometri. Per le famiglie la soglia massima annuale resta invariata a 530 euro. Mussner ha poi ricordato ll'introduzione di una garanzia del «miglior prezzo»: chi viaggia in provincia con l’ «Alto Adige Pass» non dovrà pagare più di 15 euro al giorno. «Questo perchè - ha spiegato Mussner - anche la Mobilcard da un giorno costa 15 euro e gli altoatesini non saranno penalizzati rispetto ai turisti».

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