Caldaro, il sindaco avverte «Non pattinate sul lago»

Il monito di Gertrud Benin: «Bastano tre minuti per morire, niente pazzie» Temperature massime in leggero rialzo: lo strato di ghiaccio potrebbe cedere


di Alan Conti


CALDARO. «Io credo che siano matti». Non usa mezzi termini il sindaco di Caldaro Gertrud Benin Bernard per descrivere le tante famiglie che nel fine settimana si sono recate al Lago di Caldaro per pattinare sul ghiaccio. Uno scenario insolito, quasi fiabesco, che non si registrava da molti anni. Un fascino, insomma, irresistibile.

«Certo, io capisco questa attrazione, ma dobbiamo renderci conto che si tratta di un gesto molto pericoloso. Io non sono contenta che i cittadini corrano questo rischio e continuo a sconsigliarlo a tutti». D’altronde i cartelli installati dal Comune parlano chiaro. «Non abbiamo altre possibilità per cercare di evitare delle tragedie. Avvertiamo i cittadini che l’accesso è a proprio rischio. Le acque, d’altronde, sono della Provincia e la maggioranza delle persone accede al lago gelato da un terreno che è privato. Non abbiamo altre possibilità di intervento».

Nei giorni scorsi, intanto, si sono verificati due incidenti. «Non è un caso. Lo strato è troppo debole per reggere. Senza contare che ieri le temperature massime sono ancora salite. Non sempre i vigili del fuoco, inoltre, possono essere rapidi per i soccorsi. Ripeto: il pericolo è eccessivo».

L’amministrazione, dunque, continua a seguire la linea dura già annunciata nei giorni scorsi dal sindaco di Vadena Alessandro Beati. «La superficie ghiacciata è ancora troppo sottile. Avventurarsi sul lago è davvero rischioso. Invitiamo tutti a non farlo, specialmente le famiglie con i bambini».

I pompieri hanno anche diramato un vademecum che spiega come comportarsi.

Prima di tutto bisogna evitare che i bambini calpestino o pattinino sul ghiaccio senza essere osservati dagli adulti. Il disgelo, infatti, può limitare velocemente le capacità di resistenza dello strato di ghiaccio provocandone la rottura. I pilastri o gli eventuali canneti, inoltre, possono indebolire ulteriormente il ghiaccio rendendo il tutto più instabile. Se osservando il ghiaccio si scorgono delle bolle d’acqua o dei rigagnoli, invece, è bene spostarsi in fretta. Utile, inoltre, avere sempre con sè dei ramponi per l’autosoccorso.

Con le cadute nel ghiaccio non si scherza. Rimanendo a galla il tempo umano di resistenza, infatti, è di appena tre minuti.

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