Candidature, l’outing più esplicito è quello di Zanella
BOLZANO. Tra i tanti no (Palermo), i ni (Carlo Costa) e i "devo decidere" (Corrarati) il suo è stato l’outing più esplicito. Per alcuni un po’ troppo. "Sì, mi metto in gioco. Se il partito me lo...
BOLZANO. Tra i tanti no (Palermo), i ni (Carlo Costa) e i "devo decidere" (Corrarati) il suo è stato l’outing più esplicito. Per alcuni un po’ troppo. "Sì, mi metto in gioco. Se il partito me lo chiede sono pronto a correre per il collegio sud". Insomma Diego Zanella, assessore all’innovazione a Merano, è, per ora, l’unico tassello "a disposizione" nelle candidature Pd alla Camera. Da un paio di giorni è l’unico che ha detto "ci sono". Per ora un outsider.
Nel Pd, qualcuno dice di lei: ma così correrebbe per Bolzano-Bassa uno che è di Merano...
«Vecchia storia. Io sono bolzanino. Ho fatto le Archimede e il Torricelli. Da sposato sto "anche" a Merano. Questa è realtà».
E la Bassa, la conosce?
«Ne ho sposato una che ci abita. Mia moglie è di Termeno, la sua famiglia è una delle più note, sono imprenditori della frutta, i Liedl. Io so il tedesco...».
Che dice la Svp?
«C’è un patto quasi definito tra loro e il Pd. Giusto discutere dei collegi. Ma immagino non ci sia nessun veto da parte Svp. Sto qui da quando sono nato».
È vicino a Costa?
«Anche a Huber. Insomma, la maggioranza è il mio riferimento: affinità e frequentazione».
Molti spingono per Costa.
«Anch’io. Ma non so se vorrà. E poi questa sarà una legislatura complicata, servirà abbandonare tutto e dedicarsi a Roma più che in passato».
E perché?
«Immagino non sarà come prima. Difficile che il Pd governi da solo, ci vorrebbe il 40%. Più probabile, oltre che stare all’opposizione, entrare in un governo di coalizione».
Di solito i parlamentari hanno formazione giuridica: Bressa, Schullian o Zeller. Lei?
«Più economica. Ma cambiano i tempi. Ho lavorato con la Procura di Tarfusser per la certificazione, ora col Politecnico per i progetti di qualità per la pubblica amministrazione».
Al partito ci saranno veti.
«Discussione inevitabile, mavorrei che le trattative con la Svp fossero più trasparenti». (p.c.)