Cani, i segreti per riuscire a darli in adozione

Nell’annuncio bisogna essere sinceri e non alterare mai la realtà o il carattere Il sito “Ti presento il cane” stila un vademecum: siate originali e fate bello foto


di Alan Conti


BOLZANO. Di annunci è pieno il mondo, anche di quelli per l’affido di animali. Una giungla che si inerpica nei social network, passa sui siti specialistici e anche sui giornali. Non a caso è anche la colonna vertebrale di questa pagina. Per quanto sembra trattarsi dell’aspetto più banale ecco che l’annuncio è proprio la chiave di volta per accendere la miccia che porta a una nuova adozione. Cercare di scriverlo in modo originale e ficcante diventa fondamentale. Vale per chiunque abbia una qualche bestiolina a cui trovare un tetto.

La penna brillante di Fabiana Rosa ha stilato un vero e proprio vademecum sul sito “Ti presento il cane” riportando le caratteristiche principali che un buon annuncio deve avere. «Per farli in modo che diano visibilità reale al cane ci vuole dedizione e tempo». Non si può seguire uno standard con lo stampino, insomma. «Non è che sia necessario essere un premio Pulitzer, ma almeno è fondamentale saper scrivere decentemente. Le parole scelte sono quanto mai importanti in questo frangente».

Bene, assodate le basi da cosa si parte? «Pensate bene a chi vi state rivolgendo. Parlate a tutti, il più vasto pubblico possibile. Dimentichiamoci di avere come lettori solo colleghi che fanno volontariato come noi, quindi è inutile lasciare spazio allo stato di crisi delle associazioni o alle difficoltà economiche. A chi valuta se portare a casa un animale interessa relativamente». Il secondo aspetto delicato è scegliere con cura chi proporre. «È molto più facile che un cucciolo o un dolce cagnolino di piccola taglia trovino rapidamente una sistemazione. Meglio concentrarsi, quindi, sui casi più difficili: i meticci grandi, vecchi o problematici. È lì che bisogna davvero cercare un miracolo per cambiare la loro vita per sempre».

Quali sono gli errori più frequenti? «Direi quelli grammaticali e sintattici,poi gli appelli scritti tutti in maiuscolo che sono fastidiosi e la creazione di appelli anonimi e senza personalità, ma i più gravi sono altri». Quali? «Quando si è carenti di dati relativi all’animale oppure quando si decide di omettere consapevolmente qualcosa. È importante trovare il giusto padrone, quindi soprattutto i difetti sono centrali. Non ha senso ricevere cento telefonate che poi scappano: ne basta una azzeccata. Infine le foto: catturano l’occhio e ci vuole cura. Piuttosto fatene duecento fino a quando non viene lo scatto perfetto. Puntate sullo sguardo».

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