Carico-scarico, ecco le piazzole high tech 

Ne verranno realizzate 11. Un’app permetterà di sapere quali sono libere. La richiesta: viale Trento aperta agli artigiani



BOLZANO. Doveva trattarsi di un’assemblea di categoria degli artigiani organizzata dalla Cna, si è trasformata in un’assemblea pubblica tout court, aperta a tutti. Si è tenuta ieri sera, in un’affollata enoteca in zona. Il tema? Viale Druso, il metrobus, problemi di viabilità e parcheggi specie per chi lavora in zona. «Come tutti i bolzanini - ha esordito il presidente altoatesino degli artigiani Cna, Claudio Corrarati - anche noi ci siamo accorti solo dopo di ciò che stava accadendo lungo l’asse di viale Druso. Senza che nessuno di noi avesse visto prima vere planimetrie, progetti. Sarebbe stato decisamente meglio poter condividere a priori, contemperando le esigenze del trasporto pubblico con quelle delle attività produttive». Ora si tenta di correre ai ripari. Abboccamenti su abboccamenti in Comune, il sindaco ha compreso.

La commissione. La prima richiesta avanzata da Cna e accolta dal municipio, come hanno confermato ieri gli ingegneri Mario Begher (Infrastrutture e arredo urbano) e Ivan Moroder (Mobilità), riguarda il futuro. Che sia il costruendo tratto della corsia metrobus da piazza Adriano in giù, del futuro corso Libertà o altro, come anticipa Corrarati, «in futuro si dovrà sempre istituire una commissione dove si possano confrontare amministrazione e parti sociali. Ogni disegno, ogni planimetria, dovrà essere concordata tenendo conto delle singole esigenze delle varie categorie. Solo dopo dovrebbero essere appaltati i lavori, altrimenti poi, alla fine, si arriva a spendere di più, come nel caso dei tratti già terminati di viale Druso dove abbiam chiesto e ottenuto delle varianti, come per esempio alla segnaletica. Così però lievitano le spese rispetto ai preventivi».

Carico/scarico. Secondo punto affrontato nell’assemblea della Cna: le piazzole di carico/scarico richieste e ottenute dagli artigiani. «Sia per il tratto attuale di viale Druso dove si sta lavorando, sia per quelli futuri». Saranno differenti da quelle realizzate finora nel resto della città. Le potrà usare solo chi lavora per carico scarico o consegne. «Non le potranno utilizzare i privati, con disco orario che spesso da mezz’ora passa a 40 minuti o anche un’ora». Saranno segnalate grazie a un tecnologia mutuata da quella in uso nei parcheggi sotterranei: luce verde se libera, rossa se occupata, il tutto visibile grazie ad una app. «È fondamentale la tecnologia, per evitare che i furgoni degli artigiani che effettuano consegne o stanno lavorando girino a vuoto per trovare posto, percorrendo sei o sette volte il medesimo tratto stradale». Come oggi si può vedere da remoto, in tempo reale, se c’è un posto libero al parcheggio sotto piazza Walther, in futuro si potrà capire subito dove dirigersi per poter caricare o scaricare. Si tratterà di un progetto pilota, sostenuto dal sindaco e che ora verrà studiato in dettaglio con i tecnici municipali e i vigili urbani. In totale, sul tratto terminale di viale Druso, a monte dell’intersezione con corso Italia-via Roma, verranno ricavate undici piazzole. «Prima ne esistevano solo tre». Ne saranno ricavate in piazza Adriano, nella piazzetta della pizzeria Posillipo di fronte alla farmacia Bonvicini. Altre all’altezza dell’Eurac, nel parcheggio con stalli blu. Poi agli incroci di viale Druso con viale Venezia e via Firenze, all’altezza della farmacia. Infine, all’angolo tra via Verona, dove c’è il negozio di mobili. Si sfrutteranno gli angoli delle laterali». Si tratterà di piazzole per il carico scarico professionale: «La segnaletica specificherà in dettaglio; potranno sostare esclusivamente i mezzi intestati a una ditta, mezzi d’opera, autocarri».

Viale Trento semi-aperta. Se ne parla da anni, ora pare sia la volta buona: aprire viale Trento verso Nord, ossia verso il centro città. «Ce lo ha confermato il sindaco Caramaschi nei giorni scorsi». Gli artigiani Cna ne sono convinti: «La città sta per cambiare, anzi deve cambiare, e per reagire ai cambiamenti bisognerà adottare soluzioni innovative, concordate passo passo, discutendole insieme alle parti sociali». La prima questione affrontata e pare risolta riguarda appunto l’accesso al centro tramite viale Trento. Che dovrebbe venire aperta non a tutti, bensì ai soli artigiani e ai mezzi di carico scarico. «Viale Trento è pochissimo transitata. Finora non la si era aperta perché si temeva di intasare piazza Verdi, ora però l’amministrazione si è resa conto: la maggior parte delle ditte ha sede in zona produttiva, meglio evitare che i mezzi degli artigiani transitino per i ponti Palermo, Roma, Druso». Il concetto è semplice: «Su viale Druso transitano ogni giorno 18 mila pendolari, chi deve raggiungere la Ztl del centro per lavoro è molto meglio ci entri da viale Trento. Non liberamente, ma solo se autorizzato. In tal modo viale Druso e vie limitrofe verranno alleggerite». Si entrerà veloci, senza intoppi, senza pesare sul resto della città. Il municipio pare sia d’accordo, anche se si dovrà prima studiare la cosa e adeguare la Ztl, ampliandola e dotando anche viale Trento di telecamere.(da.pa)













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