Casa, affari in aumento del 9 per cento

Perseghin (Fiaip): «Per la prima volta crescono anche i prezzi (+3-4%). Nelle zone popolari si pagano 3.200 euro al metro»


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Aumentano le transazioni (più 9 per cento), ma anche i prezzi (3-4 per cento). Il mercato della casa a Bolzano - a differenza del resto d'Italia - non è cresciuto per le offerte più e meno convenienti ma semplicemente perché è aumentato il giro di affari. «A farla da padrone è soprattutto il residenziale - commenta Carlo Perseghin, presidente provinciale della Fiaip, la federazione italiana agenti immobiliari professionali - con uffici, laboratori e magazzini a rimorchio».

Il 2016 è stato davvero l'anno della svolta nel settore immobiliare?

«Sicuramente, e questo nonostante le banche siano piuttosto parche nel concedere i prestiti per la prima casa».

Che cifra bisogna avere in tasca per sperare di diventare proprietari?

«Diciamo un terzo del totale anche perché bisogna mettere in conto arredo, spese notarili e agenzia. Per capire quanto sia cambiato il settore molti ricorderanno senz'altro i tempi del Credito italiano quando a chi acquistava veniva erogato il 110 per cento del valore dell'immobile. Il settore ha rivisto in modo sostanziale tutti i suoi parametri proprio a causa delle bolle speculative che si erano create».

Mancano ancora i dati ufficiali dei notai altoatesini ma l'aumento delle transazioni rispetto al 2015 potrebbe essere a due cifre?

«La cifra finale dovrebbe ballare tra il nove e il dieci per cento. C'è stato grande fermento».

Dopo anni di contrazioni i prezzi sono tornati a salire?

«Siamo nell'ordine del 3-4 per cento. Quindi possiamo parlare di un leggero rialzo. Ma se dovesse ripartire l'inflazione ripartiranno anche i prezzi».

A quanto si compra a Bolzano attualmente?

«Per il nuovo si va dai 3.200-3.300 euro delle zone più popolari ai 6 mila euro di quelle più ricercate, esclusi i pezzi unici».

E per l'usato?

«Calcoliamo un 10-15 per cento in meno, quindi si parte da 2.700-2.800 euro al metro, specie se ci sono piccoli lavoretti da fare».

Quali sono le zone in cui si costruisce di più in città?

«A fare il prezzo è viale Druso, dove tra coop e privati arriveranno 400 famiglie. Poi, per il nuovo, ci sono altri piccoli fazzoletti come in via Amba Alagi, via San Quirino o Oltrisarco».

In futuro saranno 18 le rate di mutuo non pagate che faranno scattare la morosità per consentire alla banca di mettere in vendita la casa. Una vendita senza passare dall'asta giudiziaria. La Fiaip cosa ne pensa?

«Si tratta di un fatto grave. Ed é ancora più grave che il governo Renzi prima e il governo Gentiloni adesso abbiano deciso di non accettare emendamenti correttivi, presentati da oltre il 70% dei parlamentari. Qui si vogliono favorire deliberatamente le banche, un fatto per noi inaccettabile».

Come valuta la presenza attiva delle banche nel mondo immobiliare?

«Un favore ingiustificato della politica agli istituti di credito. Restando all'ambito locale, anche Sparim e Unicredit Banca farebbero bene a chiamarsi fuori. Di sicuro a guadagnarne non sono le famiglie».

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