Cascade: la piscina chiusa è costata 250 mila euro

Salatissimo il conto dei mancati introiti a causa del cedimento di alcuni pannelli Il lido esterno aprirà il 10 giugno, mentre l’altra vasca resta inaccessibile


di Fausto Da Deppo


CAMPO TURES. Non si sa ancora quando al centro Cascade si potrà riaprire la piscina coperta, ma per quella esterna il giorno d'inizio della nuova stagione è fissato: 10 giugno. “Da questa data il laghetto balneabile naturale e la vasca relax riscaldata saranno giornalmente accessibili dalle 10 alle 21 – recita il comunicato dell'ufficio stampa - Informiamo inoltre che fino alla riapertura della piscina interna viene applicata una riduzione del 20% sulle tariffe in vigore (entrate singole, abbonamenti a punti estivi & Summercard)”.

Insomma il centro di sport, intrattenimento, wellness e relax è pronto per l'estate, anche se restano aperte le questioni di un inverno rovinato dalle “estese deformazioni con distacchi del controsoffitto di cartongesso che ricopre internamente tutta l'area di balneazione". Era il 12 gennaio, la piscina coperta venne chiusa per rischio di crolli e da allora a fine maggio, secondo le stime di Stefano Cicalò, direttore della municipalizzata Sport Center srl che gestisce il Cascade, “i ricavi rispetto agli stessi mesi del 2015 sono diminuiti di circa 250 mila euro”.

Per sistemare la struttura interna, secondo i preventivi del Comune proprietario del centro, di euro ne serviranno circa 800 mila, ma, appunto, i tempi di ripristino e riapertura sono incerti. “Abbiamo invitato una serie di ditte a formulare delle offerte – spiega il vice sindaco Stefano Mariucci – Poi seguiranno le valutazioni delle stesse offerte e gli affidamenti degli incarichi. La riapertura della vasca dipende dai tempi di questi incarichi e dalla velocità dei lavori: difficile ora fare previsioni”. Per adesso, la giunta ha affidato alla Ingenai di Bolzano il compito di progettare e realizzare il "risanamento statico dei pannelli pendenti in cartongesso".

Da Cicalò parte una sorta di grido d'allarme: “La situazione rischia di diventare insostenibile ed è chiaro che, se il danno d'immagine sarà riparabile con un lavoro a lungo termine, il danno economico si amplia di giorno in giorno. Non avendo idea di quando si ripartirà con la piscina interna, infatti, siamo bloccati nella definizione dei pacchetti d'offerta nostri e combinati con le altre strutture locali e siamo in svantaggio rispetto ad altri centri sportivi e wellness, che, nei casi di maltempo, possono giocare le loro carte estive anche sull’offerta di un intrattenimento al coperto”. Cicalò considera anche “i doveri verso il territorio”, la risposta da dare a scuole e alberghi “perché Cascade è un immobile pubblico”, il “bisogno di capire bene cosa è accaduto in un impianto inaugurato nemmeno 5 anni fa, nel settembre 2011”. E al proposito Mariucci ricorda la richiesta “di una precisa valutazione delle responsabilità tecniche” nell'inconveniente registrato a gennaio: “Poi valuteremo il da farsi”. “A gennaio Cascade era in fase di crescita, nell'immagine e nel numero di visitatori – chiude il vice sindaco – Ora speriamo in un’estate di sole buona per la piscina esterna”.

Sauna e area ristorazione sono sempre state in funzione e da lunedì 13 giugno la sauna sarà giornalmente aperta con questi orari: lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle 14 alle 22, mercoledì dalle 16 alle 22, sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 22. Ogni mercoledì dalle 10 alle 16 l’uso della sauna è riservato alle sole signore con trattamenti speciali.

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